Abito, legge e dissenso

Wilde e i suoi seguaci

Autori

  • Simona Laghi University of Rome La Sapienza

DOI:

https://doi.org/10.4454/syn.v5.1195

Parole chiave:

Wilde, Dress, Law, Equality, Dissent

Abstract

In un’epoca in cui la rispettabilità costituiva il parametro per definire l’identità personale e l’aspetto esteriore rispecchiava la morale e lo status sociale, Wilde sfidò le regole sia della rappresentazione del sé, sia della legge. Essendo l’abito e la legge intrinsecamente connessi, Wilde, attraverso la propria immagine, esprimeva un sentimento di insofferenza nei confronti di quelle norme vittoriane che miravano a circoscrivere i diritti e le identità maschili e femminili. Nonostante la popolarità di Wilde sia legata alla sua immagine di dandy e allo stile eccentrico del suo abbigliamento, i suoi scritti inerenti alla moda e all’abito appaiono ancora inesplorati. Questo contributo vuole quindi indagare il pensiero di Wilde sulla rappresentazione del sé focalizzando l’attenzione su The Philosophy of Dress”, “The Truth of Masks” e sulla sua esperienza di direttore editoriale di The Woman’s World. Si vuole porre l’attenzione su quale sia stato il contributo di Wilde al dibattito sulla moda e l’abbigliamento nonché sulle implicazioni relative alla parità di genere ad esso connesse nel contesto tardo-vittoriano. Si rifletterà, inoltre, su come il pensiero di Wilde, dove arte, bellezza, abito e moda interagiscono, abbia anticipato il senso di insofferenza nei confronti degli stereotipi di genere espresso dalle icone della pop music.

Pubblicato

2025-01-07

Fascicolo

Sezione

Articles and Essays

Come citare

Abito, legge e dissenso: Wilde e i suoi seguaci. (2025). Synergies: A Journal of English Literatures and Cultures, 5. https://doi.org/10.4454/syn.v5.1195