Norme redazionali

Linee guida per l’invio dei contributi

La rivista accetta articoli, note, discussioni e recensioni in inglese, italiano e francese. Per gli articoli la lunghezza massima è fissata a circa 12.000 parole, incluse le note a piè di pagina e la bibliografia. Contributi di maggiore ampiezza saranno presi in considerazione solo in casi limitati. Le note e le discussioni non dovranno eccedere 5.000 parole, le recensioni 1.000 parole.

I manoscritti devono essere inviati in formato MS Word (doc o docx) ed includere i seguenti materiali:

  • titolo
  • abstract in inglese (massimo 300 parole)
  • da 5 a 7 parole chiave
  • testo del contributo
  • bibliografia

ANONIMATO: I contributi non devono contenere alcun elemento che consenta l’identificazione dell’Autore, inclusi metadati e note personali (ringraziamenti, etc.). Nel caso faccia riferimento alle proprie pubblicazioni, l’Autore dovrà usare la terza persona.

Successivamente all’accettazione del contributo, il nome e cognome di tutti gli Autori/Autrici che hanno partecipato alla sua stesura dovranno essere inseriti per esteso sotto il titolo, unitamente alle denominazioni delle rispettive Università o istituti di ricerca di appartenenza e all’indirizzo di posta elettronica pubblicabile.

Abstract e parole chiave

L’abstract dev’essere in inglese e riassumere gli argomenti trattati, oltre alle conclusioni principali. Esso sarà seguito da un minimo di 5 a un massimo di 7 parole chiave in inglese, separate da una virgola.

Testo del contributo

· Sezioni. Il testo di un articolo o nota deve essere suddiviso in sezioni numerate (1., 2., 3.) ed eventualmente sottosezioni numerate (1.1., 1.2.). Sezioni e sottosezioni dovranno avere un titolo in corsivo.

· Abbreviazioni. Le abbreviazioni latine (etc., et al.) vanno in corsivo; un elenco di abbreviazioni è consultabile più avanti, nella sezione dedicata alle Convenzioni editoriali. Le abbreviazioni meno comuni devono essere inizialmente definite e usate, in seguito, in maniera coerente. I termini devono essere dapprima scritti per intero e quindi seguiti dall’abbreviazione – preferibilmente senza punti – fra parentesi. Ciò vale anche per l’utilizzo dei simboli logici.

Convenzioni editoriali

  1. Utilizzo del Times New Roman: corpo 12 per il testo; corpo 10 per le note; corpo 11 per le citazioni che superino la lunghezza di 3 righe, e che devono dunque essere staccate dal corpo principale del testo lasciando un rigo vuoto prima e dopo.
  2. Utilizzo dell’interlinea singola per l’intero documento; per agevolare il processo di peer-review, si raccomanda di inserire i numeri di pagina in basso a destra su ogni pagina.
  3. Utilizzo delle virgolette doppie invertite “ …” per indicare l’inizio e la fine di una citazione inserita nel testo. La punteggiatura andrà sempre posta esternamente alle virgolette di chiusura. Per le citazioni che superino la lunghezza di tre righe, le virgolette non sono necessarie; il testo della citazione andrà staccato dal corpo principale del testo e dovrà essere rientrato di 0,5 cm a destra e a sinistra. Le omissioni nelle citazioni si indicano mediante ellissi racchiusa tra parentesi quadre […].
  4. Non utilizzare alcun rientro per la prima riga di ogni paragrafo.
  5. L’esponente di nota (in numeri arabi) va inserito sempre dopo i segni di punteggiatura e fuori da eventuali virgolette o parentesi. Per esempio: “…gli aspetti fenomenici racchiusi nell’essenza nominale”;2
  6. Il titolo del contributo va centrato nella prima pagina, tutto in maiuscolo, corpo 12.
  7. Nome e cognome dell’autore in A/b, corpo 12.
  8. Intervalli numerici: dall’1 al 99, il secondo numero va riportato per intero (es. 88-89); da 100 a 109, da 200 a 209, etc., si sopprimono le prime due cifre del secondo numero se entrambe restano immutate (es. 102-5, 206-7, 408-9). Per tutti gli altri casi, dopo il primo numero riportato per intero, il secondo è ridotto alle ultime due cifre (es. 532-33, 1688-89).
  9. Uso del trattino breve - per unire parole, numeri di pagina, anni (eighteenth-century; pp. 52-63; 1915-1918); uso del tratto lungo o en-dash – , preceduto e seguito da uno spazio, per gli incisi.
  10. Non utilizzare la sottolineatura per evidenziare concetti o per i titoli di libri e riviste.

Note al testo

Le note al testo devono essere inserite a piè di pagina, con numerazione progressiva in cifre arabe (1, 2, 3, etc.). Possono contenere, oltre alle citazioni, commenti ed osservazioni.

Nelle citazioni, deve essere riportato il cognome dell’autore, seguito dal titolo dell’opera e dal numero di pagina. Quando il titolo dell’opera è molto lungo, occorre abbreviarlo facendo attenzione a non compromettere la capacità del lettore di individuare la fonte nella Bibliografia. Nel caso gli autori siano due, occorre separare i loro cognomi mediante la congiunzione “e”; se il numero degli autori è superiore a due, si separeranno i cognomi dei primi mediante la virgola e quello degli ultimi due mediante la congiunzione “e”. In caso di citazioni di seguito dello stesso autore nella stessa nota, si usino le abbreviazioni latine Id., Ead., in corsivo.

Per i titoli di libri, capitoli di libri e articoli in inglese, è opportuno seguire le regole riguardanti l’utilizzo delle maiuscole in quella lingua.

ESEMPI

Volumi

Locke, Essay, III.vi.23, p. 451.
Locke, Paraphrase, vol. 1, p. 268.
Nuovo, John Locke, p. 153.
Anstey, John Locke and Natural Philosophy, pp. 37-39.

Se nella nota precedente è citata la stessa opera ma il riferimento non è alla stessa pagina, si sostituisca “ivi” al nome dell’autore e al titolo dell’opera; se invece nella nota precedente è citata la stessa opera e il riferimento è alla stessa pagina, si utilizzi ibidem.

Es.:

1. Samuel Tilly a Locke, 11 Settembre 1665, in Locke, Correspondence, vol. 1,  p. 29.
2. Ivi, p. 30.

Articoli in rivista

Il titolo dell’articolo andrà posto tra virgolette doppie invertite (“ …”), non in corsivo. La punteggiatura sarà sempre posta fuori dalle virgolette di chiusura.

Esempi

Farr, “Locke, Natural Law, and New World Slavery”, p. 497.
Sheridan, “Pirates, Kings and Reasons”, p. 47.
1. Rogers, “Locke, Anthropology and Models of the Mind”, p. 83.
2. Ibidem.
3. Ivi, p. 82.

Capitoli in volume

Il titolo dei capitoli non andrà in corsivo ma sarà posto tra virgolette doppie invertite (“…”); la punteggiatura è sempre esterna alle virgolette di chiusura.

Esempi

Vaughn, “Locke on Knowledge of the External World”, p. 87.
Walmsley, “Locke on Physiology and Medicine”, p. 267.
1. Hamou, “Pierre Coste’s Annotations”, pp. 75-95.
2. Ivi, p. 78.

Abbreviazioni del titolo di opere

Si usi l’abbreviazione LL, seguita dal numero corrispondente alla fonte, per The Library of John Locke:

Es.: LL, no. 1028.

Altre abbreviazioni sono consentite, purché di uso comune; esse devono essere sempre esplicitate nella Bibliografia secondo il seguente esempio:

LL: Harrison, John, e Laslett, Peter, The Library of John Locke, 2nd ed. Clarendon Press, Oxford 1971.

Bibliografia

I cognomi di autori o curatori andranno inseriti in ordine alfabetico, seguiti dalla virgola e dal nome per esteso; nel caso di più opere di uno stesso autore, l’ordine è cronologico.
Quando l’autore è un’organizzazione o un’associazione, essa è inserita in ordine alfabetico tenendo conto della prima parola rilevante nel nome (ovvero, senza tenere conto di articoli e preposizioni). Se invece non c’è autore, il titolo va collocato al posto dell’autore, alfabetizzandolo mediante il primo termine rilevante.
Nel caso di più autori o curatori per una stessa opera, si indichi e il cognome di ogni autore, seguito da una virgola e dal nome per esteso, seguito da un’altra virgola. Si utilizzi la congiunzione “e” per separare gli ultimi due autori.

Esempi:

Gordon-Roth, Jessica, e Weinberg, Shelley (a c. di), The Lockean Mind, Routledge, Oxford-New York 2022.
Descartes, René, The Philosophical Writings of Descartes, vols. 1, 2, trad. a. c. di John Cottingham, Robert Stoothoff e Dugald Murdoch; vol. 3, trad. a c. di John Cottingham, Robert Stoothoff, Dugald Murdoch e Anthony Kenny, Cambridge University Press, Cambridge 1984, 1985, 1991.
Descartes, René, Oeuvres de Descartes, 12 voll., a c. di Charles Adam e Paul Tannery, L. Cerf, Paris 1887-1913; J. Vrin, Paris 1964-1974.
Hamou, Philippe, “Pierre Coste’s Annotations to the French Translation of Locke’s Essay concerning Human Understanding”, in Mankin, Romi (a c. di), The Internationalization of Intellectual Exchange in a Globalizing Europe, 1636–1780, Bucknell University Press, Lewisburg PA 2017, pp. 75-95.
Locke, John, Correspondence, a c. di Esmond Samuel de Beer, vol. 1, Oxford University Press, Oxford 1976.
Locke, John, An Essay concerning Human Understanding, a c. di Peter H. Nidditch, Clarendon Press, Oxford 1975.

 I titoli di rivista andranno in corsivo:

Rogers, Graham A. J., “Locke, Anthropology and Models of the Mind”, in History of the Human Sciences 6 (1993), 1, pp. 73-87.

Tabelle, immagini e grafici

Tabelle, immagini e grafici devono rientrare nella gabbia di testo (al massimo 12,5 x 19,5 cm). Devono inoltre essere numerate consecutivamente in cifre arabe (Fig. 1, Fig. 2), e seguite da una breve descrizione. Tutte le figure dovrebbero essere collocate il più vicino possibile alla loro prima menzione nel testo.

Le figure devono essere incluse nel file che contiene il manoscritto. In caso di accettazione, all’Autore potrebbe essere richiesto di fornire file ad alta risoluzione in EPS, JPEG or TIF/TIFF format. In caso contrario, il processo di pubblicazione potrebbe subire ritardi significativi.

Tutte le figure saranno pubblicate mediante Creative Commons CC-BY license; è responsabilità dell’Autore ottenere la licenza per la pubblicazione di materiali dotati di copyright, anche nel caso di figure e immagini pubblicate, adattate o modificate da Internet. Sarà cura dell’Autore anche il pagamento di eventuali costi supplementari per l’ottenimento della licenza. La documentazione accertante l’autorizzazione ai diritti di riproduzione va consegnata insieme al testo definitivo.

Alfabeti e caratteri speciali

Utilizzare esclusivamente font Unicode. Per il greco antico, si consiglia il font IFAO-Grec Unicode, scaricabile dal sito: www.ifao.egnet.net/publications/outils/polices

Fonti archivistiche e manoscritte citate in nota

Le citazioni di materiale d’archivio dovranno includere, ove possibile, titolo, nome della collezione, codice di riferimento, numero del fascicolo e collocazione. Per i riferimenti archivistici (busta, cartella, folio, fascicolo, etc.), si utilizzeranno le abbreviazioni sotto elencate.

Abbreviazioni

manoscritto = MS

manoscritti = MSS

anastatica = anast.

appendice = app.

articolo = art.

busta = b.

carta = c.

cartella = cart.

citato (i-e) = cit. (citt.)

colonna/e = col.

confronta – cfr.

e seguenti = sq. (esempio: p. 21 sq.)

fascicolo = fasc.

figura (e) = fig. (figg.)

foglio(i) = fol. (foll.)

miscellanea = misc.

numero(i) = no. (nos.)

pagina (e) = p. (pp.)

recto = r.

verso = v.

ristampa (ristampato) = rist.

senza anno di stampa = s.a.

senza data = s.d.

senza indicazioni tipografiche = s.i.t.

senza luogo = s.l.

tabella (e) = tab. (tabb.)

tavola (e) = tav. (tavv.)

tomo (i) = t. (tt.)

traduzione = trad.

volume (i) = vol. (voll.)

nota = n.

 

Per gli articoli in inglese o francese valgono le abbreviazioni d’uso in tali lingue.

NORME PER LA CORREZIONE E RESTITUZIONE DELLE BOZZE

L’invio dei contributi da sottoporre all’attenzione della rivista ha luogo caricandoli sul sito, nella sezione dedicata. L’Editore e gli Editori associati valutano il materiale inviato ed informano gli Autori, di norma entro un mese, riguardo alla loro decisione.

Tutti gli articoli pubblicati su “Studi lockiani” sono sottoposti ad almeno un round di revisione, più spesso a due o più. Ad ogni stadio del processo, gli Editori si confrontano con le indicazioni fornite dai referees, ed inviano una comunicazione all’Autore che contiene una delle opzioni seguenti:

Il contributo è accettato per la pubblicazione senza che siano richieste modifiche da parte dell’Autore.

Il contributo è accettato per la pubblicazione, una volta che l’Autore vi abbia apportato le modifiche non sostanziali indicate dai referees e lo abbia adeguato alle Norme editoriali. In questo caso, i contributi non sono di norma sottoposti di nuovo all’attenzione dei referees, ma accettati previa verifica da parte degli Editori che il testo sia stato adeguato alle loro indicazioni.

L’accettazione del contributo è differita, a seguito della richiesta dei referees di modifiche sostanziali. In questo caso, il contributo è di nuovo inviato ai medesimi o ad altri referees per un parere ulteriore.

Il contributo è rifiutato a causa delle obiezioni significative sollevate dai referees. In questo caso, l’Editore informa direttamente l’Autore della possibilità di sottoporre una nuova versione del contributo all’attenzione della rivista. L’ Autore deve assicurarsi di adeguare pienamente il suo contributo ai commenti dei referees.

Il contributo è rifiutato senza che all’Autore sia offerta l’opportunità di proporre una nuova versione dello stesso. In questo caso, l’Autore non può sottoporre nuovamente il contributo all’attenzione della rivista.