Locke contro l'estremismo
Cristo, umiltà epistemica e tolleranza
DOI:
https://doi.org/10.4454/sl.5-998Parole chiave:
Hobbism, Platonism, Christology, Reason, Epistemic Humility, Ethics, Individualism, TolerationAbstract
Questo articolo riunisce tre aspetti centrali della filosofia di Locke – la sua teologia, l’epistemologia e la teoria politica – per presentare una comprensione più olistica del suo pensiero. Ritengo sia possibile individuare un elemento comune in questi tre aspetti della filosofia lockiana, radicato nella sua concezione della ragione come “la Candela del Signore”, una concezione basata sulla sua comprensione del rapporto dell’individuo con Dio e con Cristo come mediatore. Esiste un dibattito attualmente tra gli studiosi di Locke sul ruolo di Dio nella sua filosofia politica. Prendendo sul serio gli impegni teologici di Locke, in linea con quanto afferma Stanton (2012), questo articolo mostra che la visione cristiana di Locke sulla natura umana, creata a immagine di Dio, costituisce il fondamento sia della sua umile epistemologia che della sua filosofia politica. Questa argomentazione sulla compatibilità si basa sulla definizione di umiltà epistemica di Locke fornita da Connolly (2015). Ritengo che non vi siano limiti intrinseci alla concezione lockiana della ragione; piuttosto, egli crede che gli esseri umani siano limitati dallo stato mediocre in cui vivono e di cui fanno esperienza in questo livello di realtà. In questo senso, esistono gradi diversi di conoscenza e Locke, in modo ottimista, sostiene una concezione della ragione che, per sua natura, costituisce un fondamento sufficiente per condurre una vita buona e morale. In tal modo, Locke ha più punti in comune con i platonisti di Cambridge che con Hobbes. Ritengo che questa visione si realizzi attraverso l’aspetto normativo della sua epistemologia umile, ossia la tolleranza. In conclusione, la filosofia di Locke è tenuta insieme da un progetto di salvezza, e l’esito della sua epistemologia umile — la tolleranza — può anche contribuire alla nostra comprensione contemporanea del rapporto tra l’individuo e la conoscenza, opponendosi all’estremismo e all’autoritarismo.