L’approccio di Locke alla salute e alla guarigione: tra scienza e opinione comune
DOI:
https://doi.org/10.4454/sl.4-707Parole chiave:
Learned, speculative / folk medicine, natural history, indigenous knowledge, Locke, Bacon, Sylva SylvarumAbstract
Si potrebbe essere tentati di considerare lo scetticismo di Locke riguardo alla natura nella medicina occidentale come un caso esemplare all’interno di una lunga tradizione di critiche filosofiche ai medici, spesso seguite da un invito a curarsi autonomamente e all’uso di rimedi blandi. L'articolo mira a dimostrare che questa analisi coglie solo un aspetto delle opinioni di Locke sulla medicina. La critica di Locke all'anatomia e i suoi dubbi su ciò che possiamo aspettarci dall'uso di strumenti come il microscopio, lo scetticismo verso i progressi tecnici riguardanti gli strumenti medici, non significano che egli contestasse il valore della salute. L'approccio di Locke alla medicina deve essere visto nel contesto del progetto baconiano di una storia naturale della natura e delle malattie. Un apprezzamento dell'influenza crescente del baconianesimo in medicina durante il XVII secolo è cruciale per capire perché filosofi naturali e sperimentali come Locke, Glanvill o Boyle preferissero la terapia alle spiegazioni causali delle malattie. La critica alla filosofia speculativa e l'insistenza sull'osservazione e sperimentazione non sono specifiche delle riflessioni di Locke sui progressi nella medicina. Molti filosofi di questo periodo valorizzavano la conoscenza di una grande varietà di persone che non avevano accesso alla conoscenza medica, come i popoli indigeni nordamericani, gli analfabeti, gli artigiani o le donne native, evidenziando al contempo le insufficienze della conoscenza ereditata dallo scolasticismo. Quello che è notevole nell'uso di Locke della storia naturale in medicina è che egli include credenze popolari, pregiudizi ed errori, così come malattie e fenomeni naturali nel processo stesso di descrizione e osservazione. Si tratta anche di un modo per mettere in discussione i limiti della razionalità in medicina e per collocare tale arte all'incrocio tra ciò che lo storico e filosofo delle scienze biomediche Georges Canguilhem (1904-1995) chiamava un approccio "scientifico" e un approccio "popolare" alla salute.