Associazione di idee e medicina della mente nella Condotta dell’Intelletto di John Locke

Autori

  • Simone D'Agostino Pontifical Gregorian University

DOI:

https://doi.org/10.4454/sl.4-641

Parole chiave:

Locke, Medicine of the mind, Association of ideas, Attention

Abstract

La Condotta dell’intelletto fu scritta da Locke per controbilanciare terapeuticamente alcuni aspetti epistemici negativi che già erano emersi negli ultimi capitoli del Libro IV dell'Essay. L'ordine di questo trattamento riflette sia l'Organon aristotelico, concluso dai "Sophistici elenchi", sia alcuni manuali scolastici moderni di logica. La "Conduct" fu concepita per prevenire o curare gli errori dell'intelletto (medicina mentis), perché la logica usata fino a quel momento era inadeguata, come già aveva intuito Bacone. Da un punto di vista logico, la conoscenza è il contenimento di un'idea, l'opinione è la congiunzione di idee senza contenimento, e l'errore è l'associazione di idee, cioè una connessione di idee interamente dovuta al caso o all'abitudine. Le associazioni di idee, sebbene naturalizzate dall'azione abituale della mente, rimangono innaturali in sé poiché le loro connessioni non hanno una base reale: Locke chiama l'associazione di idee follia. Per prevenire associazioni di idee che non sono ancora avvenute, Locke propone la "meditazione" su una regola epistemica di base, mentre per curare associazioni di idee che sono già avvenute, propone una riflessiva e volontaria "attenzione" ai movimenti abituali della mente.

Pubblicato

2023-10-31

Fascicolo

Sezione

Articoli