Resoconti di viaggio, schiavitù e ambizioni coloniali nella corrispondenza tra John Locke e Nicolas Toinard (1678-1704)

Autori

  • Giuliana Di Biase University of Chieti “Gabriele D’Annunzio”

DOI:

https://doi.org/10.4454/sl.0-473

Parole chiave:

slave trade, Constitutions, Massiac, La Salle, Canada, d’Iberville

Abstract

Gli studiosi che si sono occupati del contributo di Locke alle Costituzioni fondamentali della Carolina riferiscono generalmente che egli aveva discusso il contenuto di questo documento con una sua conoscenza francese, Nicolas Toinard (o Thoynard). Tuttavia, non è stato fatto alcun tentativo di indagare il motivo per cui Locke considerasse Toinard, autore di un'Harmonia Evangeliorum da lui profondamente apprezzata, come competente in materia coloniale. Questo articolo cerca di chiarire questo punto. Il mio obiettivo è dimostrare che, se Locke era considerato uno degli inglesi più preparati sul mondo coloniale ai suoi tempi, Toinard rappresentava il suo corrispondente all’estero. Ne sono una prova le carte personali e la corrispondenza di Toinard, incluse le lettere che indirizzò a Locke. I diari di viaggio, i viaggi e le esplorazioni che portò all'attenzione di Locke evidenziano innanzitutto il suo interesse per la colonizzazione francese dell'Africa occidentale, in particolare per le aree interessate dalla tratta degli schiavi. Come Locke, Toinard sembrerebbe avere investito del denaro in questo traffico. In secondo luogo, tali documenti mostrano il suo coinvolgimento nei piani francesi di espansione coloniale in Nord America, come conferma la sua corrispondenza con eminenti figure politiche ed esploratori del suo tempo. Nelle lettere di Toinard a Locke abbondano i riferimenti alle spedizioni di La Salle del 1679 e del 1684, ai conflitti anglo-francesi nella Baia di Hudson e alle imprese di d'Iberville in Carolina.

Pubblicato

2022-11-17