L’uso lockiano delle inchieste: metodo, storia naturale e credenza religiosa
DOI:
https://doi.org/10.4454/sl.0-471Parole chiave:
Locke, Royal Society, Boyle, natural history, religionAbstract
John Locke si impegnò a lungo nella pratica di formulare domande per fare avanzare la conoscenza in diversi ambiti. Influenzato da Robert Boyle e dalla Royal Society, ideò domande su un'ampia gamma di argomenti, condivise questionari e scrisse a singoli individui proponendo domande specifiche, come testimoniano i suoi diari, quaderni e corrispondenza. Il metodo di Locke coincide con i tentativi degli storici naturali di cogliere le intuizioni dei viaggiatori, armati di domande adatte ad una varietà di destinazioni. All'approccio di Locke è stata dedicata poca attenzione, a parte il prezioso lavoro di Peter Anstey. Questo articolo indaga l'impegno di Locke nel formulare domande e nei modi di comunicarle. Inoltre, esamina un manoscritto trascurato dagli studiosi, in cui Locke delinea una breve serie di domande dedicate alla religione. Così facendo, adatta il metodo dei naturalisti per far progredire lo studio antropologico delle credenze religiose e dell'entusiasmo in particolare.