Mondi intrecciati

Unitari e musulmani nel secolo di John Locke

Autori

  • Luisa Simonutti Istituto per la storia del pensiero filosofico e scientifico moderno - C.N.R. Milano

DOI:

https://doi.org/10.4454/sl.5-1101

Parole chiave:

Trinitarians, Unitarianism, Biddle, Locke, Mohammedanism, Socinianism, Toleration

Abstract

Per tutto il XVII secolo e fino al XVIII secolo avanzato, il parallelismo tra socinianesimo e maomettanesimo divenne così radicato da diventare un luogo comune, abitualmente utilizzato nelle dispute religiose e nelle controversie politiche. L’obiettivo di queste pagine è approfondire questo tema nel contesto inglese, dove la sua notevole diffusione richiede un’indagine più dettagliata. Tra i famosi e meno noti autori che si impegnarono, anche occasionalmente, in quella che potremmo definire la “controversia sociniana”, protrattasi per almeno due secoli, colpiscono i frequenti riferimenti polemici alle idee contenute nel Corano e al più celebre eretico che ne fu lettore. Lo spagnolo Serveto affrontò la questione della Trinità, incrociando le idee dei Fratelli Polacchi e degli unitariani inglesi, come Biddle e Nye, fino al circolo gravitante intorno a Locke. La circolazione dei testi islamici e la curiosità per il mondo musulmano e la sua religione stimolarono l’interesse dei lettori inglesi ed europei su temi come l’unicità di Dio e l’umanità di Cristo, ma anche su questioni sociali e sulla praticabilità della tolleranza.

Pubblicato

2024-12-23

Fascicolo

Sezione

Articoli