L’erotismo di Kant dalla prospettiva di de Sade
DOI:
https://doi.org/10.4454/phi-psy.v3i1.614Parole chiave:
Immanuel Kant, the Marquis de Sade, Lacanian psychoanalysis, eroticism, jouissanceAbstract
L’articolo prende in esame l’equazione apparentemente paradossale tra il puritanesimo della dottrina morale di Immanuel Kant e le oscenità filosofico-letterarie del Marchese de Sade, presentata in uno degli scritti più oscuri di Jacques Lacan, “Kant con Sade”, e poi elaborata anche da Jacques-Alain Miller. Il punto centrale di questa equazione è l’erotismo, caratteristica predominante in de Sade, la cui esistenza viene sistematicamente rifiutata da Kant ma che si trova, alla fine, nel cuore della sua filosofia. Questo rovesciamento topologico ha luogo all’interno dell’analisi di due momenti di connessione tra questi due diversi pensatori: l’identità logico formale delle loro massime, che conduce alla formulazione, nella prospettiva lacaniana, della parodia sadiana di Kant, e la presenza condivisa della jouissance, intercettata grazie alla reinterpretazione psicanalitica dei concetti fondamentali dell’etica kantiana, ossia la voce della coscienza come oggetto parziale e l’imperativo categorico come superio.
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