La riscrittura lacaniana dell'estetica trascendentale
DOI:
https://doi.org/10.4454/phi-psy.v3i1.610Parole chiave:
Lacan, Kant, Lévi-Strauss, filosofia, scienzaAbstract
Per molte ragioni, il rapporto tra Lacan e la filosofia è stato estremamente complesso. La causa principale sembra essere riassunta dal seguente paradosso: perché lo psicoanalista continua a parlare di questo rapporto se è sempre per criticarlo? Soprattutto perché Freud e Socrate condividono la stessa ambizione di fondo. Psicoanalisi e filosofia sono rivali: entrambe pretendono di essere le uniche a trovare la vera natura dell'essere umano. Questa ipotesi viene qui messa alla prova evidenziando una frase in cui Lacan pensa che la famosa Estetica trascendentale kantiana sia da ricominciare. In questo modo, Lacan non solo discute con il prestigioso filosofo, ma utilizza anche in modo molto particolare lo strutturalismo del suo caro amico Lévi-Strauss. L'antropologo aveva già tentato di riscrivere l'Estetica trascendentale, ma Lacan, come psicoanalista, non era convinto di questa correzione scientifica, poiché riteneva che sia l'approccio filosofico che quello scientista non riescano a cogliere l'incontro enigmatico, nell'uomo, tra linguaggio e corpo, di cui dovrebbe occuparsi la vera Estetica trascendentale.
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