Pascal e il capitalismo
Alcune riflessioni sulla morale giansenista e lo spirito del capitalismo
DOI:
https://doi.org/10.4454/phi-psy.v2i1.426Parole chiave:
Jacques Lacan, Blaise Pascal, capitalismo, rinuncia, vitaAbstract
Il saggio parte dall'insolita osservazione di Jacques Lacan secondo cui Blaise Pascal sarebbe stato un pioniere del capitalismo. Oltre a essere provocatorio, Lacan apre un'ulteriore prospettiva nell'incontro tra psicoanalisi e critica dell'economia politica. Il capitalismo appare come un ordine morale, fondato su una combinazione specifica di “gestione del rischio” e di rinuncia imposta alla vita. Tuttavia, questi due aspetti segnano anche il problema della conversione, che preoccupa Pascal nelle sue famose riflessioni sulla scommessa. Inoltre, per comprendere lo “spirito del capitalismo”, vale la pena di mettere l'opera di Pascal in linea con il giansenismo, una dottrina cristiana radicale, secondo la quale l'umanità è condannata agli occhi di Dio, senza alcuna speranza di salvezza. In questo modo, viene alla luce un legame più inquietante di quello tra il capitalismo e l'etica protestante del lavoro e dell'astinenza, ovvero tra la visione pessimistica giansenista della condizione umana e l'aggressiva antisocialità del capitalismo.
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