Lacan e i neoplatonici
DOI:
https://doi.org/10.4454/phi-psy.v1i2.308Parole chiave:
Jacques-Alain Miller, ultimi insegnamenti di Lacan, neoplatonici, Plotino, l'Uno, EssereAbstract
Una parola senza senso può diventare un segno indelebile per un soggetto perché, anche se non può realizzarla con il pensiero, incontra il corpo e può quindi influenzarlo. Per stabilire teoricamente questi principi clinici, Lacan si è interessato ai neoplatonici, ai pensatori dell'Uno. Nel suo corso L'Un-tout-seul, del 2011, Jacques-Alain Miller afferma che nel suo ultimo insegnamento “Lacan si inseriva nella tradizione dell'henologia, della dottrina dell'Uno, quella che i neoplatonici fecero fiorire e che si sforzava proprio di pensare l'Uno (...) al di là dell'essere e dell'essenza”. Il presente lavoro ha dimostrato le affinità teoriche tra l'Uno di Lacan e l'Uno dei neoplatonici, concentrandosi più in particolare su colui che fu l'iniziatore di questa filosofia della tarda antichità, ossia Plotino.
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