Dell’oggetto assoluto
DOI:
https://doi.org/10.4454/phi-psy.v1i2.301Parole chiave:
oggetto, mondo delle cose, reliquia, soggettivazioneAbstract
C'è qualcosa nel nostro mondo delle cose che resta impossibile da conquistare. Rimane inafferrabile non solo rispetto alle pretese giuridiche di possesso, ma persino rispetto alla richiesta di appropriazione simbolica che l'uomo esercita dando un nome alle cose. Interrogarsi su questo aspetto significa pensare alla vera natura degli oggetti al di là del loro uso come strumenti per qualcosa. Raramente questi interrogativi hanno trovato espressione con la stessa forza del romanzo Il Gattopardo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa. Qui il rapporto virtuale tra protagonisti e oggetti - e anche con i nomi stessi che garantiscono l'appropriazione degli oggetti - si mostra come il meccanismo fondamentale della macchina antropologica.
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