Un'assemblea potenziale: politica, estetica, cinica
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DOI:
https://doi.org/10.4454/phi-psy.v1i2.299Parole chiave:
nodo borromeo, soggettivazione, estetica, clinica, politicaAbstract
Il saggio affronta il tema del nodo borromeo tra estetica, clinica e politica e di come questo dia luogo a pratiche di soggettivazione che sono modi di distribuire il percepibile, la singolarità e il comune. La figura del nodo rappresenta il movimento tra elementi “vicini” che, grazie alla loro flessibilità, permettono continue trasformazioni. Non ci sono relazioni di ordine o gerarchia tra di loro, ma un'eterogeneità che non permette alcuna totalizzazione. A causa dell'irriducibilità di questi elementi, piuttosto che la dominanza assoluta di un elemento sull'altro, le tensioni sono distribuite in modo molto diverso all'interno dell'economia del nodo. Non ci sono termini sequenziali, cioè non ci sono elementi preesistenti a cui si aggiungono proprietà e relazioni reciproche dall'esterno, ma piuttosto, come afferma Ranciére, qualcosa nell'arte è sempre politico e qualcosa del politico è sempre estetico.
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