Sull'energia delle parole psicanalitiche
DOI:
https://doi.org/10.4454/rtx25j94Parole chiave:
Abraham, Freud, Lacan, anasemia, concetto psicanalitico, parole della psicoanalisiAbstract
Il presente lavoro intende affrontare la questione della parola psicoanalitica attraverso l'esame del suo rapporto con le dinamiche inconsce e mettere in discussione lo statuto stesso della parola e del concetto. Mediante tre approcci distinti - il lavoro iniziale di Freud, la teoria della metafora di Lacan e la critica di Abraham - l'analisi esplora come il concetto psicoanalitico sia un elemento saturato dall’inconscio e dimostra come la psicoanalisi esamini il rapporto del soggetto scisso con il linguaggio, dove il significato sfugge costantemente alla standardizzazione. Evidenziando la dimensione fisico-materiale del termine psicoanalitico, il lavoro rivela la sua instabilità costitutiva e la sua distinzione dalla scienza accademica e dalla filosofia. L'intervento anasemico proposto da Abraham emerge come processo chiave di designificazione, toccando il corpo pulsionale delle parole oltre i loro significati convenzionali.
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