Raffigurabilità psichica e psicosi
DOI:
https://doi.org/10.4454/esar8369Parole chiave:
figurazione, rappresentazione, rêverie, psicosi, delirioAbstract
Il presente articolo prende in esame l’assenza di figurazione e di rappresentazione all’interno del campo delle psicosi in relazione dapprima alla funzione del pittogramma e poi alla rêverie materna come generatrice di figurazioni oppure come portatrice di potenzialità psicotica. Viene inoltre analizzato il concetto del pensiero delirante primario volto a suturare una mancanza all’interno del romanzo familiare. Infine viene fatto qualche cenno sulle trasformazioni che possono generarsi a partire dalla funzione strutturante della rêverie dell’analista a contatto con le concretizzazioni psicotiche e su come tale rêverie possa darsi come atto di costruzione.
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