Sleeping awake
DOI:
https://doi.org/10.4454/phi-psy.v3i2.867Keywords:
awareness, unconscious, dream, interpretation, narrative, real, meaning, singularityAbstract
L'autore sostiene che siamo nell'“età della consapevolezza”, che per gli esseri umani è aumentata con la scoperta dell'inconscio da parte di Freud. Siamo troppo immersi nella conoscenza e nella “realtà”. Di fronte a questa condizione, la psicoanalisi dà due diversi orientamenti: uno che propone il sogno come possibile alternativa di significato, l'altro che propone il “reale” come impossibile riduzione al significato. Per quanto riguarda il sogno, a partire dalla Traumdeutung, Freud distingue due modalità di interpretazione, una “simbolica”, che considera non analitica, e una “frammentata”, che considera psicoanalitica. La prima ottiene una sostituzione totale del racconto del sogno, spesso confuso e incomprensibile, con un altro racconto più chiaro e comprensibile. La seconda rifiuta di considerare il sogno nella sua totalità, en masse, e lo considera en détail. Secondo l'autore, quest'ultima modalità permette all'analista nella sua pratica di non spingere i pazienti verso una fuga nella narrazione e di farli arretrare di fronte all'alterità radicale che li abita e che li singolarizza in modo unico.
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