“Fake News”: risate e parolacce nelle tombe di Tarquinia
DOI:
https://doi.org/10.4454/ostraka.v32.720Parole chiave:
dirty words, ecstasy, Etruscan tomb paintings, laughter, orgasm, Phersu, TarquiniaAbstract
La teoria di Arnold van Gennep sui riti di passaggio può essere applicata per spiegare i rituali funerari tra gli Etruschi. Tra le tre fasi del passaggio – separazione, transizione e riunificazione – la seconda fase era la più critica, quando, secondo Mary Douglas, venivano liberate forze e pericoli potenti, qui identificati come demoni. In questa fase l'anima del defunto si trovava in uno spazio liminale, attaccata da questi temibili demoni. I partecipanti al rito funerario potevano aiutare l'anima affrontando i demoni, cosa che avveniva attraverso l'estasi e l'orgasmo. Entrando nello spazio liminale dei demoni, si creava anche un'apertura affinché i demoni potessero entrare nel mondo dei partecipanti, portando caos. I partecipanti si proteggevano da questo pericolo attraverso risate, parole oscene e la creazione di una società capovolta. Tutte queste situazioni si ritrovano raffigurate nelle pitture tombali etrusche.
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