La finitezza delle risorse terrestri. Un focus sul bilancio idrico nazionale
Parole chiave:
Climate change, Water Cycle, Mediterranean Sea, Water BalanceAbstract
Dal 1970 abbiamo superato la capacità di carico del pianeta Terra: per poter sostenere le attività umane globali avremmo attualmente bisogno di 1,71 pianeti che purtroppo non abbiamo. Le nostre azioni possono avere un impatto sul ciclo dell’acqua, che è influenzato dal riscaldamento globale. L’area del bacino del Mar Mediterraneo è classificata come hotspot climatico, quindi più esposta agli effetti della crisi climatica. In Italia, la temperatura media annuale sta crescendo più velocemente della media globale, con effetti sul bilancio idrico nazionale. Il 2022 è stato l’anno meno piovoso dal 1961, segnando un -22% rispetto alla media climatologica 1991-2020, con precipitazioni inferiori alla norma (-39%) da gennaio a luglio. Le anomalie sono state più marcate al Nord (-33%), seguito dal Centro (-15%) e dal Sud e Isole (-13%). Inoltre, l’infrastruttura idrica nazionale è vecchia e perde lungo il percorso 42 litri per ogni 100 litri distribuiti; inoltre, il consumo di acqua pro capite di un cittadino italiano è il più alto d’Europa, con quasi 220 litri al giorno, contro una media europea di 165 litri.