Analisi fenomenologica della manipolazione del "set and setting" nei rituali psichedelici sciamanici e nella terapia psichedelico assistita

Autori

  • Jacopo Colelli University of Roma Tre

DOI:

https://doi.org/10.4454/mefisto.8-2.1249

Parole chiave:

psychedelics, set and settings, Husserl, intersubjectivity, intercorporeality, culture, therapy

Abstract

In questo articolo presento un esame fenomenologico delle esperienze vissute nel contesto della terapia psichedelica, concentrandomi in particolare sull'influenza di “set” e “setting” nel regolare funzionamento della coscienza. Esamino i limiti degli approcci psicologici e sociologici nel comprendere come la manipolazione di fattori interni ed esterni medi gli effetti terapeutici. Anche quando questi approcci cercano di concentrarsi sullo stato interno della mente, adottano una prospettiva in terza persona che non riesce a spiegare adeguatamente l'esperienza soggettiva. Di conseguenza, sostengo la necessità di una riflessione fenomenologica che utilizzi la metodologia husserliana per delucidare la struttura intenzionale alla base delle modificazioni dell'esperienza soggettiva che anticipano i risultati terapeutici. Utilizzando l'epoché, propongo un'analisi sia descrittiva che genetica per cogliere le proprietà essenziali e universali che definiscono questi tipi di esperienze. Confrontando la terapia sciamanica nelle popolazioni indigene con l'uso medicalizzato degli psichedelici in Occidente, dimostro come l'efficacia della manipolazione del “set” e del “setting” dipenda da una continua riorganizzazione del funzionamento intenzionale della coscienza riguardo alle strutture dell'incarnazione, dell'intercorporeità, dell'intersoggettività e della cultura.  

Pubblicato

2025-02-04

Fascicolo

Sezione

Focus