La neutralità impossibile di un disastro: Seveso 1976
DOI:
https://doi.org/10.4454/mefisto.7-2.861Parole chiave:
history of ecology, neutrality of science, radical science movements, Seveso, science communicationAbstract
Il disastro di Seveso del 1976 è considerato una delle peggiori catastrofi ambientali e sanitarie dei tempi moderni. A causa delle sue drammatiche conseguenze, ha inaugurato una nuova fase di riflessione sull’uso della scienza e della tecnologia in Italia nella seconda metà degli agitati anni Settanta. Questo articolo si propone di esplorare il problema della neutralità e non-neutralità della scienza analizzando la narrazione pubblica dell'incidente di Seveso riportata da due quotidiani ideologicamente opposti: il comunista l’Unità e il borghese Corriere della Sera. Attraverso questo confronto, è possibile evidenziare le influenze socio-politiche e ideologiche che hanno condizionato l'opinione pubblica su un disastro che, da un lato, era ambientale e sanitario, ma dall'altro sociale ed economico. In conclusione, l'articolo getta uno sguardo transnazionale sull'analisi del New York Times, per mettere in luce le differenze nelle narrazioni e mostrare quanto profondamente il contesto politico italiano abbia influenzato le reazioni, anche sul piano scientifico.
Pubblicato
Fascicolo
Sezione
Licenza
Gli articoli pubblicati sono sotto il copyright dell’editore. “© Edizioni ETS” apparirà nelle pagine editoriali della rivista.
Cinque anni dopo la pubblicazione i contributi sono posti sotto licenza Creati Commons tipo “Attribuzione-Condividi allo stesso modo 4.0” (CC BY-SA 4.0), e conservati sul sito della rivista. Tutti i diritti tornano all'autore/autrice.