Luigi Bicocchi: Villa Poggioli a Roccamare
DOI:
https://doi.org/10.4454/z4x43939Parole chiave:
Luigi Bicocchi, Giancarlo Bicocchi, Lisindo Baldassini, Roberto Monsani, 3BM, Villa Poggioli, RoccamareAbstract
Nella Villa Poggioli di Luigi Bicocchi il verde è sempre elemento imprescindibile dell’ambiente costruito. L’innesto con il dato naturale è un fatto ontologico come diretta conseguenza del piegarsi e integrarsi dell’architettura, ovvero dell’intervento umano rispetto al contesto. Non deriva da un’imposizione immutabile dall’alto, come elemento di addizione al progetto, ma da un accrescersi in divenire di possibilità, un susseguirsi e reiterarsi di elementi del costruito che si adattano alle preesistenze naturali, integrandosi e diventando un unicum indissolubile. Non si tratta, dunque, di due entità scisse e dicotomiche, giacché in entrambe è presente il rispettivo riflesso. Sono due realtà assolute, tenute assieme da termini comparativi che innescano un’interdipendenza che fa sì che l’una abbia radice nell’altra: come se entrambe avessero origine reciproca e l’una non potesse esistere senza l’altra.