Casa Malaparte a Capri. Un simbolo
DOI:
https://doi.org/10.4454/stnny937Parole chiave:
Casa Malaparte, Capri, Curzio Malaparte, Adalberto Libera, Adolfo AmitranoAbstract
Casa Malaparte è stata da tutti fin troppo rispettata, impedendole di generare nella realtà o nell’immaginario quello sterminato universo di variazioni multiple che si addicevano al suo carisma insondabile.
Evidentemente quest’opera era una magnifica trappola. Racchiudeva troppi significati perché una ragione prevalesse sull’altra. Si sentiva l’eco del fascismo, della guerra, del potere, quello del comunismo, della libertà e, soprattutto, l’essenza di un uomo straordinario che ne aveva fatto un mito di pietra.
Dopo aver accettato un invito alla Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia del 2014, dove mi fu chiesto di provare ad alterarla, compresi che questa era l’unica strada da percorrere affinché la rossa sfinge caprese potesse di nuovo sgranchirsi i muscoli.