Ricognizione da consumare
DOI:
https://doi.org/10.4454/y4hk2f40Parole chiave:
TNDL, Venezia, domesticità, mostraAbstract
A distanza di quasi cinquanta anni dalla mostra del MoMA la ricerca condotta da
Giovanni Svalduz e Chiara Carrera presso lo IUAV di Venezia si propone di ripercorrere
quella distanza storica, reinterpretando con nuove metodologie, contesti
culturali ed attori il progetto curatoriale di Ambasz. Italy: The New Domestic
Landscape. New York 1972/Venice 2020 rappresenta una foto di gruppo sospesa
in camera oscura, un frame della costellazione di progettisti che operano sul territorio
italiano e non solo. Costellazione eterogenea, certamente incompleta, che
interpreta le istanze del proprio contesto in maniera multiforme, con approcci e
visioni diversificate. La riattivazione critica della mostra rappresenta il pretesto
per analizzare le differenti visioni dei soggetti coinvolti avviando una mappatura
di quelli che potrebbero rappresentare elementi di raccordo sui quali solidificare
un discorso culturale e progettuale futuro. Le tre parole “New”, “Domestic”,
“Landscape” hanno orientato le visioni dei vari progettisti i quali, attraverso riletture
di dispositivi spaziali o inedite sperimentazioni, hanno manifestato con
linguaggi e contenuti eterogenei la loro riflessione.