La lingua dell'Alione e i dialetti piemontesi contemporanei tra variazione diacronica e diatopica
Pubblicato 2024-09-04
Parole chiave
- galloitalico,
- dialetti piemontesi,
- mutamento linguistico,
- variazione linguistica
Come citare
Abstract
L'articolo ha l'obiettivo di descrivere, a più livelli di analisi, il dialetto astigiano cinquecentesco che emerge dall'Opera Jocunda di Giovan Giorgio Alione (Asti, 1521), mettendolo in relazione con i dialetti piemontesi attuali, soprattutto in una prospettiva di mutamento diacronico. Segue un'analisi delle altre varietà dialettali che sono imitate all'interno dell'Opera Jocunda, vale a dire il dialetto dei Monferrini e quello piemontese occidentale di una serva, non meglio identificato. Sulla base dei dati raccolti e di un'analisi linguistica comparativa si è osservato che molti aspetti della variazione diatopica delle varietà dialettali del tempo persistono ancora oggi: molti tratti che caratterizzano i dialetti basso monferrini oggi evidentemente li caratterizzavano anche nel XVI secolo. Al contrario, un mutamento più significativo sembra essere occorso nel Piemonte occidentale: sulla base dell'evidenza storica disponibile si è ipotizzato che la varietà imitata da Alione sia il torinese, mutato in maniera molto significativa nei secoli successivi.