Sulla formazione della lingua della Divina Commedia

Abstract

Il linguaggio di Dante è l’idioma romanico (neolatino dell’Italia peninsulare) permeato di italo-romanƶo (il parlare del Norditalia, influito dal romanƶo o neolatino d’occidente) che si formò in Firenze dopo la colonizzazione, nel sec. XII, della Badia Fiorentina ad opera dei cistercensi milanesi. Il latino dei monaci locali acquisì la sonorità della sibilante, ignota a sud della Toscana, e passata al comune parlare (come attesta un passo della Commedia) assieme a molte parole del parlare della ricca valle Padana, fra l’altro caratteriƶƶate dal dittongo iè, uò: di cui si dimostra l’indubbia origine lombarda, così come per il pronome-articolo, del quale è chiarita la formazione, sinora ignota.