Sulla rivista

La rivista, il cui nome è chiaramente ispirato a L’Italia Dialettale, il titolo del celebre articolo che G. I. Ascoli scrisse per l’Encyclopaedia Britannica (1880; ripubblicato sull’ottavo volume dell’Archivio Glottologico Italiano, 1882), nasce nel 1924 / 1925 per iniziativa di Clemente Merlo, che la dirige fino alla sua scomparsa, nel 1960. Alla direzione succedono dapprima Tristano Bolelli (dal numero 24, 1960-1961), quindi (dal numero 65, 2004) Franco Fanciullo.

Sin dai primi numeri L’Italia Dialettale diviene un punto di riferimento sia per chi si interessi scientificamente alle varietà romanze parlate in Italia (in una prospettiva, dunque, non soltanto italo-romanza, ma anche sarda, friulana, ladina, e gallo- e ibero-romanza), sia per chi indaghi le dinamiche sottese alla genesi storica delle parlate italo-romanze, e romanze in generale, nella transizione tra latino tardo e prime attestazioni volgari. Né sono mancati, nella rivista, approfondimenti relativi alle varietà allo-romanze d’Italia (tedesco, greco, albanese; le parlate giudeo-italiane) così come non sono mancate analisi linguistiche relative ad aree extra-italiane rimaste però in prolungato contatto con l’italo-romanzo. Aperta ai diversi approcci teorici, la rivista pubblica lavori che riguardano qualunque settore della lingua (fonologia, fonetica, morfologia, sintassi, senza trascurare la lessicografia e la ricerca etimologica), accreditandosi come un ideale “ponte” fra gli studi più eminentemente dialettologici e quelli di linguistica italiana, e senza escludere, in tempi più recenti, riflessioni teoriche di tipo sociolinguistico. 

Pur non avendo una sezione stabile per le segnalazioni bibliografiche, L’Italia Dialettale ha tuttavia ospitato molto frequentemente recensioni “lunghe”, nelle quali, andando oltre la mera comunicazione delle novità editoriali del settore, si analizzano dettagliatamente gli argomenti oggetto di discussione nella comunità scientifica dei dialettologi, dei romanisti nonché dei filologi romanzi.

Il carattere internazionale della rivista è assicurato dalla presenza di un Comitato Scientifico accreditato e dall’avere accolto articoli, oltre che in italiano, nelle principali lingue europee (inglese, francese, tedesco).

Indicizzazioni: Fascia A Anvur, area 10

Sezioni: Articoli (generica; peer-reviewed); Editoriale; Recensioni (long reviews, refereed)

Periodicità: annuale

Embargo open access: 24 mesi dalla pubblicazione (in genere aprile di ogni anno)