Issues I-LXXXI

I, 1924/25 (di pp. 287):

Proèmio [C. Merlo], p. 1;

  1. Merlo, Norme per la trascrizione fonetica (con una tavola), p. 8;
  2. Merlo, L’Italia dialettale, p.12;
  3. Battisti, Appunti di fonetica mòchena. I Vocalismo tonico, p. 27;
  4. Bertoldi, Genealogia dei nomi designanti il mirtillo (con due illustrazioni), pp. 91, 161;
  5. Toppino, Il dialetto di Castellinaldo. I Fonetica (Giunte). II Morfologia (Giunte), p. 114;
  6. Sganzini, Fonetica dei dialetti della Val Leventina. I Le vocali toniche, p. 190;

†C. Salvioni, Etimologie valtellinesi. Pubblicazione postuma, p.213;

     Miscellanea:

  1. Porena, Di un fenomeno fonetico dell’odierno dialetto di Roma, p. 229;
  2. Merlo, Concordanze corse-italiane centromeridionali, p. 238;
  3. Melillo, La pesca nel lago di Varano in quel di Foggia (con 9 illustrazioni e 2 tavole), p. 252;

     Recensioni:  

Gualzata M., Di alcuni nomi locali del bellinzonese e locarnese (D. Olivieri), p. 267;

Guyon Br., Note di toponomastica giulia (D. Olivieri), p. 270;

Penzig O., Flora popolare italiana (C. M[erlo]), p. 273;

Bollettino dell’Opera del Vocabolario della Svizzera Italiana n. 1 (con 21 illustrazioni), p. 276;

Indici del volume (C. Battisti e C. Merlo) I Indice grammaticale 287. – II Indice lessicale 292. – III Varia 300. – IV Sigle, p. 287.

 

II, 1926 (di pp. 334):

  1. Toppino, Il dialetto di Castellinaldo, Note di sintassi, p. 1;
  2. Battisti, Le premesse fonetiche e la cronologia dell’evoluzione di á in é nel ladino centrale, p. 50;
  3. Merlo, Il vocalismo tonico del dialetto di Carbonara di Bari, p. 85;
  4. Sganzini, Fonetica del dialetto della val Leventina (con 1 carta geografica), p. 100;
  5. Bottiglioni, La penetrazione toscana e le regioni di Pomonte nei parlari di Corsica (Saggio di ricostruzione storico-linguistica) (con 11 Tavole), p. 156;

     Rassegne:

  1. Olivieri, Mezzo secolo di studi sulla toponomastica italiana, p. 211;

     Miscellanea:

  1. Merlo, I nomi della Pentecoste nei dialetti italiani, p. 238;
  2. Salvioni, Etimologie emiliane e romagnole, p. 251; monf[errino] iua uva, p. 259;
  3. Merlo, u[mbro] skǫppi̯o SCŎPŬLUS «scoglio, rupe», p. 260;

     Bullettino bibliografico:

  1. Battisti, dei dialetti italiani e non italiani d’Italia (1924 – 1925), p. 262;
  2. Gamillscheg, Französisches etymologisches Wörterbuch f[ascicoli] 1/3 (C. Merlo), p. 294;

Glossaire des patois de la Suisse romande f[ascicoli] 1/3 (C. M[erlo]), p. 297;

  1. De Benedetti, Postille a testi antichi romanzi… II. Ritmo cassinese (C. M[erlo], p. 297);

     Bollettino dell’Opera del Vocabolario della Svizzera Italiana n. 2 (Dicembre 1926), p. 298;

     Indici del volume (C. Merlo), p. 313;

     Errata Corrige, p. 334.

 

III, 1926-1927 (di pp. 324):

  1. M[erlo], Aggiunte e rettifiche alle ‘Norme per la trascrizione fonetica’, p. I;
  2. Bottiglioni, La penetrazione toscana e le regioni di Pomonte nei parlari di Corsica (Saggio di

ricostruzione storico-linguistica), p. 1;

†E.G. Parodi, Di alcune note varietà dell’ i in latino (con note di A. Schiaffini), p. 70;

  1. Merlo, Lazio Sannita ed Etruria latina?, p. 84;
  2. Toppino, Il dialetto di Castellinaldo (Glossario), p. 94;
  3. Melillo, Vendemmia e vinificazione nell’Irpinia, p. 158;
  4. Belli, Contributi alla conoscenza del lessico dei dialetti italiani centro-meridionali, p. 179;

     Miscellanea:

  1. Serra, Aggiunte e rettifiche algheresi all’ ‘Atlas Lingüistic de Catalunya’ di A. Griera (cc. 1/586), p.

197;

†C. Salvioni, Etimologie bresciane e bergamasche, p. 217;

  1. Battisti e G. Furlani, Sull’etimologia di ar. quṭn «cotone», p. 234:
  2. Porena, Del rafforzamento delle consonanti iniziali nel dialetto di Roma, p. 246;

     Bullettino bibliografico:

  1. Battisti, Bibliografia dei dialetti italiani e non italiani d’Italia (1924-1925), p. 253;

     Recensioni:

  1. Luyet, ‘Dictons de Savièse’ (C. M[erlo]), p. 272;
  2. Buchmann, ‘Il dialetto di Blenio’ (S. Sganzini), p. 273;

sac. P.M. Cossu, ‘Note ed appunti di folklore sardo’ (C. M[erlo]), p. 281;

St. Škerlj, ‘Syntaxe du participe présent et du gérondif en vieil italien avec une introduction sur l’emploi

du participe présent et de l’ablatif du gérondif en latin’ (A. Schiaffini), p. 282;

sac. G. Grassi, ‘Il dialetto di Martina Franca’, P. 1 a Fonetica (C. Merlo), p. 286;

     Bollettino dell’Opera del Vocabolario della Svizzera Italiana n. 3, p. 294;

     Indici (C. Merlo), p. 309;

     Errata Corrige, p. 324.

 

IV, 1928 (di pp. 339):

  1. Bottiglioni, L’antico genovese e le isole linguistiche sardo-corse, pp. 1, 130;
  2. Belli, Contributi alla conoscenza del lessico dei dialetti italiani centro-meridionali, Serie Ia (continua) p. 61;
  3. Schiaffini, Influssi dei dialetti centro-meridionali sul toscano e sulla lingua letteraria, I, p. 77;
  4. Sganzini, Osservazioni sul vocalismo dei dialetti della valle di Blenio (Canton Ticino), p. 150;
  5. Marano Festa, Il dialetto irpino di Montella (con note di S. P[ieri] e C. M[erlo], p. 168;
  6. Pieri, In cerca di nomi etruschi (Noterella toponomastica), p. 186;

     Miscellanea:

  1. Melillo, La pesca nello stagno salso di Orbetello, p. 212;

†C. Salvioni, 1. fass[ano] élek – 2. bad[iotto] ergobando, p. 219;

  1. Schiaffini, Su denominazioni di provenienza francese di strumenti musicali, p. 234;
  2. M. Cassoni, Un mercato greco – salentino (Martano), p. 230;

†C. Salvioni, mil[anese] orbiʃī́  orbiʃö́∕  gomea, p. 233;

     Bullettino bibliografico:

  1. Battisti, Bibliografia dei dialetti italiani e non italiani d’Italia (1926-1928), p. 234;

Nota alla p. 282: Atlante ling[uistico] ital[iano] della Soc[ietà] Fil[ologica] Friul[ana], p. 297;

     Recensioni:

  1. Mancini, ‘Una ignota voce langobarda nel volgare lucchese?’ (A. Schiaffini), p. 301;
  2. Solmi, ‘La «bragania» nei documenti lombardi’ (A. Schiaffini), p. 303;

     Bollettino dell’Opera del Vocabolario della Svizzera italiana (n. 4), p. 306;

     Errata – Corrige, p. 328.

 

ID V, 1929 (di pp. 336):

  1. Schiaffini, Influssi dei dialetti centro-meridionali sul toscano e sulla lingua letteraria, II, p. 1;
  2. Meriggi, Studi di fonetica sperimentale sull’italiano, p. 32;
  3. Merlo, Consonanti brevi e consonanti lunghe nel dialetto di Borgo S. Sepolcro, p. 66;
  4. Belli, Contributi alla conoscenza del lessico dei dialetti italiani centro-meridionali. Serie Ia (con note di C. M[erlo]) (continua), p. 81;
  5. Marano Festa, Il dialetto irpino di Montella. Appunti lessicali (con note di C. M[erlo] e S. P[ieri]) (continua), p. 95;
  6. Schiaffini, Le origini dell’italiano letterario e la soluzione manzoniana del problema della lingua dopo G. I. Ascoli, p. 129;
  7. Merlo, Vicende storiche della lingua di Roma (continua), p. 172;
  8. Toppino, Il dialetto di Castellinaldo (continuazione), p. 203;

     Miscellanea:

  1. Belloni-Filippi, La lavorazione di un frantoio idraulico in territorio di Buti (Pisa), p. 226;

†C. Salvioni, Appunti di toponomastica, p. 239;

  1. Prati, Lendinaia, Lendinara, p. 248;
  2. Schiaffini, La storia della lingua latina di A. Maillet, p. 250;

     Bullettino bibliografico:

  1. Battisti, Bibliografia dei dialetti italiani e non italiani d’Italia (1926 – 1928) (continuazione), p. 270;

     Recensioni:

  1. Migliorini, ‘Sull’origine del nome di Roma’ (A. Prati), p. 298;
  2. Battisti, ‘I nomi locali del comune di Tubre’ (C. Merlo), p. 300;

     Bollettino dell’Opera del Vocabolario della Svizzera Italiana N. 5, p. 301;

     Indici del volume di C. Merlo, p. 325.

 

ID VI, 1930 (di pp. 304):

  1. Schiaffini, Disegno storico della lingua commerciale dai primordi di Roma all’età moderna. I. Roma e i Regni romano-germanici, p. 1;
  2. Battisti, Nuove osservazioni sulla grecità nella provincia di Reggio Calabria (Parte prima), p. 57;
  3. Cronia, Elementi latino-italiani nel lessico di un dialetto čakavo, p. 95;
  4. Malagòli, Fonologia del dialetto di Lizzano in Belvedere (Appennino bolognese), p. 125;

†C. Salvioni, ossol[ano] k̇aʃˇá| calcare, premere, p. 196;

  1. Pieri, Tra latino e pre-latino – Lettere aperte I. Al Prof. V. Bertoldi. II. Al Prof. G. Bottiglioni, p. 197;

†C. Salvioni, bad[iotto] lèo lepre – valmon. pivatta «canape scapecchiato, lino», p. 210;

     Rassegne:

  1. Meriggi, Gli studi di fonetica sperimentale sull’italiano (Cenni storici), p. 211;

†C. Salvioni, borgom. bušǫ́ «molto», p. 224;

     Miscellanea:

†C. Salvioni, Etimologie albesi, p. 225;

  1. Belli, Note etimologiche veronesi, p. 238;
  2. Pieri, Ancora di LENDINAIA, LENDINARA, p. 241;

P.S. Pasquali, berg[amasco] (ger.) Còbüs frate; prete, p. 244;

†C. Salvioni, Valmonastero arai montone, p. 251;

     Recensioni:

  1. Levi, ‘Dizionario etimologico del dialetto piemontese’ (A. Prati), p. 252;
  2. Bongioanni, ‘Nomi e cognomi: saggio di ricerche etimologiche e storiche’ (A. Prati), p. 271;
  3. Gamillscheg, ‘Etymol. Wörterbuch der französ. Sprache’ (C. Merlo), p. 274;

     Bollettino dell’Opera del Vocabolario della Svizzera Italiana N. 5, C. Merlo, p. 275;

     Indici del volume di C. Merlo, p. 291.

     ErrataCorrige, p. 304.

 

ID VII, 1931 (di pp. 331):

  1. Merlo: G. I. Ascoli e i cànoni della glottologia (con una Poscritta), p. 1;
  2. Guercio, La luce e le sue manifestazioni in italiano e in inglese, p. 33;
  3. Bottiglioni, Sui nomi locali còrsi di origine prelatina. (Osservazioni metodologiche, in risposta al Prof. S. Pieri), p. 51;
  4. Battisti, Il dialetto tedesco dei Tredici Comuni veronesi. (Prefazione al «Glossario dell’idioma parlato nei Tredici Comuni veronesi» di G. Cappelletti), p. 64;
  5. Merlo, Vicende storiche della lingua di Roma. II Le stravaganze d’Amore di Cr. Castelletti (sec. XVI) (continua), p. 115;
  6. Piccoli, I nostri vezzeggiativi di persona, p. 138;

P.G. Goidànich, Neolinguistica o linguistica senza aggettivo? Parte seconda, p. 146;

  1. Prati, Nomi di luoghi, p. 209;

     Miscellanea:

P.S. Pasquali, Appunti lessicali furbeschi, p. 254;

  1. Malagòli, Appunti lessicali Volterrani, p. 260;

†C. Salvioni, prisgi (l. príʃˇi) «pulcino», p. 264;

  1. Pieri, 1) Breve replica alle ‘Osservazioni metodologiche’ del prof. G. Bottiglioni, p. 265; 2) Ancora di -alto e -aldo, p. 270;
  2. Merlo, fiorent[ino] ant. ciragio «ciliegio», p. 272;
  3. Battisti, Bibliografia dei dialetti italiani e non italiani d’Italia (1929-1931). Parte 1a – Toponomastica, p. 273;

P.S. Pasquali, Aggiunte agli «Appunti lessicali furbeschi», p. 298;

Bollettino dell’Opera del Vocabolario della Svizzera Italiana (n. 7), p. 303;

Indici (C. Merlo), p. 321;

Errata – Corrige, p. 331.

 

ID VIII, 1932 (di pp. 283):

  1. Orlando, Raccorciature di nomi e cognomi (Studio fonetico comparativo), p. 1;
  2. Cappelletti, Glossario del dialetto tedesco dei Tredici Comuni Veronesi (con annotazioni etimologiche e comparative di Carlo Battisti), pp. 55, 179;
  3. Bertoldi, Appunti sulla nomenclatura del melagrano, p. 80;
  4. Marano Festa, Il dialetto irpino di Montella (con annotazioni etimologiche di C. Merlo e S. Pieri) (continuazione), p. 87;
  5. Škerlj, Costrutti participiali del tipo “veduto la bellezza”, p. 117;
  6. Merlo, Isola (valle S. Giacomo) düalpę́|c͗՜! «grazie!»; valtourn.nc͗՜e̥! «arrivederci!», p. 197;

     Miscellanea:

  1. Contini, Note sul gergo Varzese, p. 198;
  2. Merlo, fiorent. San Cerbagio; tosc.c. galbigia, p. 207;
  3. Malagòli, Saggio di trascrizione fonetica del vernacolo della città di Pisa, p. 208;

†C. Salvioni, it. pamporcino, p. 213;

  1. Merlo, Vocaboli dell’isola del Giglio, p. 214;

     Bullettino bibliografico:

  1. Battisti, Bibliografia dei dialetti italiani e non italiani d’Italia (1929-1931), p.221;

     Recensioni:

  1. Prati, ‘I vocabolari delle parlate italiane’ (C. Tagliavini), p. 247;
  2. Azaretti e F. Rostan, ‘A barma grande. Antulugia Intemelia’, Libru primu (C. Merlo), p. 253;
  3. Restori, ‘Contro corrente. Note critiche e discussione intorno a le origini della lingua italiana’; ‘Essenza e formazione della lingua ecc.’ (C. Merlo), p. 256;

     Bollettino dell’Opera del Vocabolario della Svizzera Italiana (n. 8), p. 257;

     Indici (C. Merlo), p. 275;

     CorrezioniAggiunte, p. 283.

 

ID IX, 1933 (di pp. 311):

  1. Merlo, Il sostrato ètnico e i dialetti italiani, p. 1;
  2. Longo, Il sostrato ètnico della parlata di Reggio Calabria, p. 25;
  3. Sganzini, Le isole di u da Ū nella Svizzera Italiana, p. 27;
  4. Orlando, Raccorciature di nomi e cognomi (Studio fonetico comparativo) (continuazione), p. 65;
  5. Battisti, Istria alloglotta, p. 136;
  6. Marano Festa, Il dialetto irpino di Montella (con annotazioni etimologiche di C. Merlo e S. Pieri) (continuazione e fine), p. 172;

†C. Salvioni, it. roʃolare, p. 202;

  1. Malagòli, Noterelle dialettali reggiane, p. 203;

     Miscellanea:

  1. Keller, Due testi in dialetto di Maglio di Colla, p. 214;
  2. Grad, Della palatizzazione di K latino intervocalico nel dialetto veneziano, p. 230;

†C. Salvioni, grig sulva «coperchio di un vaso per il burro», p. 239;

  1. Pisani, Due note etimologiche: I. ʃlep(p)a e sk̇i̭affo II. ćaṅk̇a e zaṅk̇a, p. 240;

     Recensioni:

  1. Monelli, ‘Barbaro dominio’, Processo a 500 parole esotiche (T. Gigli), p. 251;
  2. Azaretti e F. Rostan, ‘A barma grande. Antulugia Intemelia’, Libru segundu (C. Merlo), p. 261;
  3. Olivieri, ‘Parlascio - Perilascio’ (C. Merlo), p. 262;

     Bollettino dell’Opera del Vocabolario della Svizzera Italiana (n. 9) [C. Merlo, I nomi del «Lumbricus terrestris» nei dialetti della Svizzera italiana e territori limitrofi. S. Sganzini, Le denominazioni del «ginepro» e del «mirtillo» nella Svizzera Italiana (A proposito di una recente etimologia dei nn.ll. Bellinzona e Olivone], p. 263;

     Indici (C. Merlo), p. 299;

     Correzioni, p. 311.

ID X, 1934 (di pp. 319):

  1. Merlo, Note fonetiche sul dialetto franco-provenzale di Valtournanche (Aosta), p. 1;
  2. Malagòli, Studi sui dialetti reggiani. Fonologia del dialetto di Valèstra (Medio Appennino Reggiano), p. 63;
  3. Alessio, Il sostrato latino nel lessico e nell’epo-toponomastica della Calabria meridionale, p. 111;
  4. Prati, Vicende di parole II., p. 191;

†C. Salvioni, novar[ese] mésla «falce»; basso eng[adinese] suda, p. 222;

     Miscellanea:

  1. Contini, Reliquie volgari dalla scuola bergamasca dell’umanesimo, p. 223;

S.P. Pasquali, Appunti lessicali furbeschi (Serie seconda), p. 241;

  1. Merlo, pist. cinghio, Forra dei Cinghii; sic. alvi, rom. alvina, almina, p. 262;

     Bollettino dell’Opera del Vocabolario della Svizzera Italiana (n. 10) [S. Sganzini, Le denominazioni del «ginepro» e del «mirtillo» nella Svizzera Italiana (A proposito di una recente etimologia dei nn.ll. Bellinzona e Olivone, II], p. 263;

     Indici (C. Merlo), p. 299;

     Correzioni, p. 314;

     Sommario dei primi dieci volumi, p. 315

 

ID XI, 1935 (di pp. 246):

†C. Salvioni, Illustrazioni dei testi di Cavergno (valle Maggia) edite, con aggiunte, da C. Merlo, p. 1

†C. Salvioni, it. cipiglio, it. dicevole, sen. pancella, p. 32;

  1. Contini, Per il trattamento delle vocali d’uscita in antico lombardo, p. 33;
  2. Longo, Postille e correzioni al ‘Dizionario Dialettale delle tre Calabrie’ di G. Rohlfs, p. 61;
  3. Merlo, laz., ecc. [g]rava «grossa pietra, rupe»; tosc., it.sett., ecc. rava «frana e sim.», p. 86;
  4. Cappelletti, Glossario del dialetto tedesco dei Tredici Comuni Veronesi (con annotazioni etimologiche e comparative di C. Battisti), p. 87;
  5. Pisani, nap. (gerg.) ghillo, p. 113; ancora sk̇i̯affeǵǵare, p. 113;
  6. Bonelli e G. Contini, Antichi testi bresciani, p. 115;
  7. Merlo, castr. (laz.) lˊíve̥re̥, ecc. «pennecchio di stoppa, e sim.», p. 151;
  8. Bottiglioni, Etnografia apuana (Alla II Mostra celebrativa del marmo), p. 153;
  9. Merlo, tosc. bacúccola Corylus avellana silvestris; it. fabagèllo Zygophillon fabago, favaggine, p. 184;

     Rassegne:

  1. Pisani, Latino e lingue i.e. dell’Italia antica (1929-1934), p. 185;
  2. Prati, I Vocabolari delle parlate italiane (Risposta a una critica), p. 234;

     Correzioni, p. 241;

     Indici (C. Merlo), p. 243.

 

ID XII, 1936 (di pp. 238):

†C. Salvioni, Illustrazioni dei testi di Cavergno (valle Maggia) edite, con aggiunte, da C. Merlo, II. Annotazioni morfologiche, p. 1;

  1. Merlo, fiorent. puga «marza», p. 18;
  2. Longo, Il dialetto di Pitigliano in Provincia di Grosseto (Saggio fonetico-lessicale), p. 19;

†C. Salvioni, it. pitocco, p. 34;

  1. Blasi, Il dialetto di Preta (Rieti) (Saggio fonetico-lessicale), p. 35;
  2. Merlo, it. mer. rọlla «porcile, stalluccio del maiale», p. 57;
  3. Alessio, Note etimologiche, p. 59;
  4. Merlo, pign. ġra|r̮ «secchia», p. 81, invẹǵa «voglia», k̇urẹlˊu «viottola», sk̇iró|r̮ «scoiattolo», p. 82;
  5. Merlo, Considerazioni sulla fonetica della lingua latina, p. 83;
  6. Porena, Osservazioni sul precedente lavoro, p. 97;
  7. Longo, Il dialetto di Pitigliano in Provincia di Grosseto (Lessico), p. 103;
  8. Merlo, pign. iṅġar̮u «i punti ecc.», stẹ|r̮a «stella», unvraí|le «dí feriale», p. 148;
  9. Cappelletti, Glossario del dialetto tedesco dei Tredici Comuni Veronesi (con annotazioni etimologiche e comparative di C. Battisti), p. 149;
  10. Alessio, Di alcuni termini marinari, p. 187;

†C. Salvioni, lucch., ecc. úgnolo «scempio, sottile, mingherlino», p. 209; it. sessitura «piega», p. 210;

  1. Merlo, Brugnato (La Spezia) varcu «cércine», p. 210;

     Miscellanea:

  1. Merlo, Appunti sul dialetto della Spezia, p. 211;
  2. Pisani, Continuatori romanzi di STLATTA, p. 216;
  3. Prati, Giomo (cognome), p. 225;
  4. M[erlo], Dalle raccolte inedite di C. Salvioni: I. Vocaboli di Domaso (Como) II. Vocaboli di La Voga (Menarola), p. 226;
  5. Merlo, ‘primo dí’ «lunedí», p. 229;
  6. Prati, it. fabina «alcaloide volatile...», p. 230;

     Errata – corrige, p. 230;

     Indici (C. Merlo), p. 231.

 

ID XIII, 1937 (di pp. 239):

†C. Salvioni, Illustrazioni dei testi di Cavergno (valle Maggia) edite, con aggiunte, da C. Merlo (Continuazione), p. 1;

  1. Merlo, frl. bleón, it. mer. c͗՜ai̯ọne, g͗՜a-, jaćone ecc. «lenzuolo», p. 55;
  2. Malagoli, La parlata pisana nell’AIS, p. 57;
  3. Merlo, pign. fiǵár̮ «zufolare», k̇anábur̮a «collare», p. 76;
  4. Prati, Vicende di parole III., p. 77;
  5. Merlo, it. l., nọk̇k̇a, nọk̇k̇i̯o, nap., ecc. nuzze̥, nuzze̥le̥ e sim., p. 125;
  6. Longo, Saggio fonetico sul dialetto di Cittanova in Provincia di Reggio Calabria, p. 127, 173;
  7. Prati, Ancora di squèro, p. 154;
  8. Prati, Vicende di parole. IV. Termini di marina, p. 155;
  9. Merlo, Bevagna n. l., p. 172;
  10. Merlo, pign. rẹiʃˇa s.f. «fiaba», p. 206;
  11. Zanchi Alberti, Lessico del dialetto di Sansepolcro (Arezzo), con riscontri e note etimologiche di C. Merlo, p. 207;

     Guglielmo Meyer-Lübke † (C. Merlo), p. 225;

     Indici (C. Merlo), p. 229;

     Errata – corrige, p. 239.

 

ID XIV, 1938 (di pp. 243):

  1. Porena, Sull’uso degli ausiliari ‘essere’ e ‘avere’ in italiano, p. 1;

†C. Salvioni, it. cerretano ciarlatano, p. 22;

  1. Merlo, Contributi alla conoscenza della Liguria odierna I. Degli esiti di r (primario o secondario da l) e di n intervocalici nel dialetto di Pigna (Imperia), p. 23;
  2. Merlo, Appendice [al lavoro precedente] – Degli esiti di -n- nel dialetto di Cipressa, p. 58;
  3. Merlo, italiano accovacciarsi, p. 58;
  4. Blasi, Il dialetto di Preta (Rieti) (Saggio fonetico-lessicale). Lessico (continuazione dal vol. XII), p. 59;

†C. Salvioni, lucch[ese] sẹlvo fungo porcino, p. 77;

†C. Salvioni, Civita Lavinia (laz.) jottiká abbattere, stordire, p. 78;

†C. Salvioni, roveret[ano] stumba schiuma, p. 77;

†C. Salvioni, Note etimologiche ladine. Serie I.a, p. 79;

  1. Merlo, *bulgīle, (REW 9649, Nachträge);
  2. Merlo, cal[abrese] vró̜na s.f., p. 92;
  3. L. Wagner, Flessione nominale e verbale del sardo antico e moderno, p. 93;
  4. Prati, Vicende di parole. V., p. 171;
  5. Piccolo, Il dialetto di Lucera (Foggia), p. 189;
  6. Merlo, ital. sciamannare, p. 200;
  7. Fanti, Note fonetiche e morfologiche sul dialetto di Ascrea (Rieti), p. 201;
  8. Merlo, it. l[ett.]. (s. XIII) deceduto «ingannato», p. 218;
  9. Merlo, sic. unc͗՜ari «gonfiare», p. 218;

     Recensioni:

  1. Bosshard, ‘Saggio di un glossario dell’antico lombardo compilato su statuti e altre carte medievali della Lombardia e della Svizzera italiana’ (C. Merlo), p. 219;

     Indici del volume (C. Merlo), p. 233;

     Errata – corrige, p. 243.

 

ID XV, 1939 (di pp. 245):

  1. L. Wagner, Flessione nominale e verbale del sardo antico e moderno (continuazione e fine), p. 1;

†C. Salvioni, sa[rdo] log. sett. puḍḍérigu «feto di cavalla», p. 29;

†C. Salvioni, sa[rdo] log. zómbaru «specie di titimallo», p. 29;

†C. Salvioni, sa[rdo] campid. mugoni «disordine, confusione», p. 30;

†C. Salvioni, sa[rdo] log. muju «sterpo», p. 30;

†C. Salvioni, sa[rdo] campid. ruga «porro», p. 30;

†C. Salvioni, sa[rdo] campid. scovonái «cavare i panni dal bucato», p. 30;

†C. Salvioni, Castro de’ Volsci putakare̥ gottoso, p. 29;

  1. Di Gregorio, Contributo alla conoscenza del dialetto di Bisceglie (Bari), p. 31;
  2. Merlo, pugl. acchiare «trovare, ecc.», p. 51;
  3. Giannini, Notizie sulla Fonetica del dialetto di Castelnuovo (Media Valle del Serchio) e Lessico, p. 53;
  4. Prati, [it.] groviglia (ant[ico]), grovíglio, -ígliola, -ígliolo, p. 82;
  5. Prati, togo (bellun[ese]) «tufo», p. 82;
  6. Piccolo, Il dialetto di Lucera (Foggia) II. Consonantismo, p. 83;
  7. Prati, [it.] durèllo (del pollo), p. 100;
  8. Fanti, Note fonetiche e morfologiche sul dialetto di Ascrea (Rieti) (continuazione e fine), p. 101;
  9. Merlo, it. brícia, bríciola «minuzzolo» e bríccica «inezia», bricca «dirupo», briccóne ecc., p. 135;
  10. Zanchi Alberti, Lessico del dialetto di San Sepolcro (Arezzo), con riscontri e note etimologiche di C. Merlo (continuazione dal vol. XIII), p. 137;
  11. Merlo, it. l[et]. e tosc. castellina s. f., p. 148;
  12. Piccitto, Grafia e pronunzia in un controllo del centro 896 (Giarratana) dell’AIS, p. 149;
  13. Merlo, it. allibire restare sbigottito, sbalordito…, p. 186;
  14. Prati, Vicende di parole. VI., p. 187;

     Miscellanea:

  1. Malagoli, Il problema degli accenti nell’ortografìa italiana. Proposta di una soluzione pràtica, p. 205;
  2. Contini, †Leandro Biadene, p. 212;

     Recensioni:

  1. Vidossi, Appunti sulle denominazione dei pani e dei dolci casarecci in Italia (A. Prati), p. 217;
  2. P. Bognetti, Arimannia e Faramannia nella toponomastica lombarda e veneta (D. Olivieri), p. 222;
  3. P. Bognetti, Ascua et pascua (D. Olivieri), p. 226;

     Varia:

  1. Merlo, Volgare romanesco e volgare toscano (dalla lettura tenuta nella R. Accademia Lucchese di Scienze, Lettere ed Arti il 18 maggio 1940), p. 230;

     Errata – corrige, p. 237;

     Indici (C. Merlo), p. 239.

 

ID XVI, 1940 (di pp. 243):

  1. Merlo, Della sibilante fra vocali nel toscano, p. 1;

†V. Longo, Postille e correzioni al ‘Dizionario Dialettale delle tre Calabrie’ di G. Rohlfs (continuazione e fine), p. 9;

  1. Merlo, It. letter. (secc. XV / XVI ) sbricco «briccone, masnadiero», p. 30;
  2. Piccitto, Grafia e pronunzia in un controllo del centro 896 (Giarratana) dell’AIS (continuazione e fine), p. 31;
  3. Merlo, it. arʒillo «lieto, vivace; di vecchi, ringiovanito»; abr. arʒille̥, re̥ʒʒille̥ s.m.pl. «bizze dei bambini», p. 75;
  4. Prati, chiezar (vèn.) ?, p. 76;
  5. Fanti, Note Fonetiche e Morfologiche sul dialetto di Ascrea (Rieti). Appendice I. – Lessico (continuazione), p. 77;
  6. Merlo, Filattiera (Pontremoli) sk̇ǫ s. m. «cercine», p. 140;
  7. Bottiglioni, Un capitolo in dialetto corso di Prete Guglielmo Guglielmi delle Piazzole d’Orezza, p. 141;
  8. Prati, sic. naca (di ciumi) «letto (di fiume)», p. 171;
  9. Merlo, Filattiera (Lunig.) ala sovinèla m. avv. supino, p. 172;
  10. Fanti, Note Fonetiche, Morfologiche e Lessicali sul dialetto di Paganico (Rieti), p. 173;
  11. Merlo, Filattiera (Lunig.) pe̥rkasọ́r «coreggiato», p. 189;
  12. Merlo, It. ant. beriuolo (beriolo) «beverino», p. 190;
  13. Merlo, It. béttola, p. 190;
  14. Malagoli, Appunti di Mofologia e di Sintassi del dialetto di Lizzano in Belvedere, p. 191;
  15. Prati, Cendriöla (trent.), p. 211;
  16. Merlo, veron. malàiga, bresc. malàega, poles. malèga «anònide», p. 212;

     Miscellanea:

  1. Lupi, L’accento gràfico nella lingua italiana, p. 213;
  2. Merlo, Osservazioni allo scritto che precede, p. 222;
  3. Bröndal, Ballatóio, p. 223;

     Indici (C. Merlo), p. 237;

     Errata – corrige, p. 243.

 

ID XVII, 1941 (di pp. 224):

  1. Merlo, Contributi alla conoscenza dei dialetti della Liguria odierna.- II. Lessico etimologico del dialetto di Pigna (Imperia), p. 1;
  2. Piccitto, Fonetica del dialetto di Ragusa, p. 17;
  3. Merlo, piac. sugla, mantov., mod. sajúg(o)la «succhio», p. 80;
  4. Fara, Orizzonti musicali nella Glottologia, p. 81;
  5. Prati, àcherle «uncinetto», p. 131;
  6. Prati, cigòtol, zigòtol (trent.) «tútolo», p. 132;
  7. Prati, marendèl (Val di Fiemme, Trento) «mucchio di fieno sul prato, posta», p. 132;
  8. Bolelli, Le voci di origine gallica del Romanisches Etymologisches Wörterbuch di W. Meyer-Lübke, p. 133;
  9. Merlo, ciriuola «anguilletta sottile», p. 194;
  10. Malagoli, Lèssico del dialetto di Lizzano in Belvedere (continuazione dal vol. XVI), p. 195.

 

ID XVIII, 1942 (di pp. 208):

  1. Merlo, Contributi alla conoscenza dei dialetti della Liguria odierna - II. Lessico etimologico del dialetto di Pigna (Imperia) (continuazione dal vol. XVII), p. 1;
  2. Bolelli, Le voci di origine gallica del Romanisches Etymologisches Wörterbuch di W. Meyer-Lübke (continuazione dal vol. XVII), p. 33;
  3. Prati, Antisuffissi, p. 75;

†V. Longo, Saggio di lessico dei dialetti dell’Amiata edito con annotazioni etimologiche da C. Merlo, p. 167;

     Miscellanea:

  1. Beccani, Contributo alla conoscenza del dialetto degli ebrei di Livorno, p. 189;
  2. Merlo, it. prua, p. 202;
  3. Bolelli, Correzioni ed aggiunte alle “Voci di origine gallica del REW”, p. 203;

     Recensioni:

  1. Azaretti e F. Rostan, ‘A Barma grande’. Antulugia Intemelia. Libru terzu / libru setimu (C. Merlo), p. 208.

 

ID XIX, 1954 (di pp. 195):

  1. Malagoli, Intorno ai dialetti dell’alta montagna Reggiana, p. 1;
  2. Prati, Nomi di luoghi in –aldo, p. 30;
  3. Prati, taradore (forma sbagliata) «asuro», p. 30;
  4. Bolelli, L’ū latino e i prestiti latini nelle lingue britanniche, p. 31;
  5. Merlo, Continuatori di *rŏcěus (da rŏta) nei dialetti italiani, p. 49;

†V. Longo, Saggio di lessico dei dialetti dell’Amiata (edito con annotazioni etimologiche da C. Merlo) (continuazione e fine), p. 51;

  1. Malagoli, Intorno ai dialetti dell’alta montagna Reggiana (continuazione da questo vol.), p. 111;
  2. Merlo, ital. strusciare «logorare stropicciando», p. 142;
  3. Merlo, Contributi alla conoscenza dei dialetti della Liguria odierna - II. Lessico etimologico del dialetto di Pigna (Imperia) (continuazione dal vol. XVIII), p. 143;
  4. Merlo, I. Tracce di sostrato ligure nella regione che fu già dei Leponzi. II. L’invasione dei Celti e le parlate odierne dell’Italia settentrionale, p. 177;
  5. Merlo, ital. arrembare, p. 186;
  6. Merlo, ital. bussare, p. 186;
  7. Merlo, lat. lūcēscĕre, illūc. «risplendere, farsi giorno», p. 186;

†F. Nitti Di Vito, Vocaboli di Mola (lettera A), p. 187;

  1. Merlo, Il tipo avverbiale «carpone, carponi», p. 191;
  2. Merlo, genov. baǀsö́ǀ, s. m. «vermena da legar viti», p. 192;
  3. Merlo, it. cẹncio, p. 192;
  4. Merlo, paves. sǫr «fatuo, sciocco» (agg. e s.), «soffice», p. 192;

     Notizie (C. Merlo), p. 193. 

 

ID XX, 1955-1956 (di pp. 195):

  1. Merlo, Contributi alla conoscenza dei dialetti della Liguria odierna - II. Lessico etimologico del dialetto di Pigna (Imperia) (continuazione dal vol. XIX), p. 1;
  2. Ambrosini, Spoglio fonetico, morfologico e lessicale del Tristano Corsiniano, p. 29;
  3. Merlo, Di una presunta sostituzione preromanza di -as all’-ae di nominativo plurale dei temi in -a, p. 71;
  4. Merlo, Liguri o Mediterranei gli odierni Apuani?, p. 86;
  5. Parlangèli, Un testo dialettale di Gallípoli (Salento) del 1794, p. 87;
  6. Merlo, mantov. fi̯ápola «blatta», p. 134;
  7. Merlo, it. sprecare «sciupare, spender male e sim.», p. 134;
  8. Merlo, Lessico etimologico del dialetto franco-provenzale di Valtournanche (Aosta) (a-b), p. 135;
  9. Merlo, Cal. sett. jurnu «giorno», p. 186;

Dalle carte inedite di †C. Salvioni: La parabola del figliol prodigo (I) e la Novella IX della Giornata I del Decameron (II) nel dialetto di Roggiano Valtravaglia, p. 187;

  1. Merlo, Giuseppe Toppino, p. 190;

     Recensioni:

  1. Heinimann, Noch einmal zum Substrat in Mittelitalien (C.Merlo), p. 191;
  2. Ghirlanda, La terminologia viticola nei dialetti della Svizzera italiana (C. Merlo), p. 192

     Notizie (C. Merlo), p. 193;

     Errata Corrige (C. Merlo), p. 195.

 

ID XXI, 1956-1957 (di pp. 204):

  1. Merlo, Contributi alla conoscenza dei dialetti della Liguria odierna. II. Lessico etimologico del dialetto di Pigna (continuazione e fine), p. 1;
  2. Merlo, cremon. ćöta «tura nei fossi», p. 47;
  3. Melillo, Il tesoro lessicale franco-provenzale odierno di Faeto e Celle, in provincia di Foggia, p. 49;
  4. Gulino, Il primo vocabolario etimologico siciliano, p. 129;
  5. Merlo, Lessico etimologico del dialetto franco-provenzale di Valtournanche (Aosta) (continuazione), p. 163;
  6. Merlo, Ancora di it. merid. jurnu ecc., p. 194;
  7. Merlo, Chiara risposta a un ingrato, p. 195;
  8. Prati, A proposito di andare e d’altro, p. 200;

     Recensioni:

  1. Parlangèli, Brevi cenni di storia linguistica del Salento (C. Merlo), p. 202;

     Notizie, p. 202.

 

ID XXII, 1957-1958 (di pp. 221):

  1. Merlo, Lessico etimologico del dialetto franco-provenzale di Valtournanche (Aosta) (continuazione), p. 1;
  2. Prati, Raccolta di nomi di luoghi della Valsugana e di Tesino, p. 35;
  3. Merlo, versil[iese] nòcchiera, s.f., nocciolo delle pesche ecc., p. 130;
  4. Màfera, Profilo fonetico-morfologico dei dialetti da Venezia a Belluno, p. 131;
  5. Merlo, versil[iese] aggiacco, s.m.; gràdole, s.f.pl., scalinata delle chiese; stréto, s.m., p. 184;
  6. Merlo, †Carlo Salvioni, p. 185;
  7. Melillo, Atlanti nazionali e atlanti regionali, p. 209;

     Recensioni:

  1. Scheuermeier, Bauernwerk in Italien, vl. II (E. Ghirlanda), p. 213;

M.L. Wagner, Dizionario etimologico sardo (M. Pittau), p. 215;

  1. Hasselrot, Etudes sur la formation diminutive dans les langues romanes (C. Merlo), p. 220.

     Errata – corrige (C. Merlo), p. 221.

    

ID XXIII, 1958-1959 (di pp. XVI + 200):

  1. Bolelli, Clemente Merlo, p. I;
  2. Merlo, Lessico etimologico del dialetto franco-provenzale di Valtournanche (Aosta) (continuazione dal vol, XXII), p. 1;
  3. Merlo, versil[iese] tòrchio e bitòrchia, p. 42;
  4. Francescato, La dittongazione friulana, p. 43;
  5. Tollemache, Derivati in -ONE, -INO e -ío di deverbali della lingua italiana, p. 55;
  6. Merlo, it. cręma, fior di latte, p. 74;
  7. Camastral, Il vocalismo dei dialetti della Valle Mesolcina, p. 75;
  8. Tollemache, Derivati in -ONE, -INO e -ío di deverbali della lingua italiana (continuazione), p. 192;

 

ID XXIV, 1960-1961 (di pp. 166)[I della Serie II]:

†C. Merlo, I dialetti lombardi, p. 1;

  1. Ambrosini, I tempi storici dell’italiano antico, p. 13;
  2. Stussi, Imperfetto e passato remoto nella prosa volgare del Quattrocento, p. 125;
  3. Battisti, Il tipo Pescopagano nella toponomastica dell’Italia centro-meridionale e il nome di Paestum, p. 134;
  4. Parlangèli, I continuatori di ego nei dialetti sardi e salentini, p. 157;
  5. Parlangèli, Sardo fíttulu, salentino fitu, p. 158;
  6. Bolelli, †Angelico Prati, p. 159.

 

ID XXV, 1962 (di pp. 163)

G.C. Lepscky, Fonematica veneziana, p. 1;

  1. Stussi, Un testamento volgare scritto in Persia nel 1263, p. 23;
  2. B[olelli], “Cimbrico” e “cimrico”, p. 37;
  3. Piccitto, Testi aidonesi inediti o ignorati, p. 38;
  4. R. Giustiniani, Sulle forme italiane di cortesia, p. 101;
  5. Parlangèli, Saggio di una bibliografia dialettale italiana (1955-1962), p. 113;

     Miscellanea:

†C. Merlo, Parabola del Figliol prodigo nel dialetto di Villette (Valle Vigezzo), p. 137;

     Rassegna:

  1. Stussi, Studi sulla lingua di Goldoni, p. 144;

     Notizie (T. B[olelli]), p. 147;

     Recensioni:

  1. Prati, Dizionario valsuganotto (O. Parlangèli), p. 148;

H.-J. Frey, Per la posizione lessicale dei dialetti veneti (A. Stussi), p. 151;

M.L. Wagner, Dizionario Etimologico Sardo (DES) fasc. II. (M. Pittau), p. 156;

  1. Jaberg – J. Jud, Index zum Sprach- und Sachatlas Italiens und der Südschweiz: ein propädeutisches etymologisches Wörterbuch der italienischen Mundarten (O. Parlangèli), p. 161.

 

ID XXVI, 1963 (di pp. 234):

  1. Tropea, Pronunzia maschile e pronunzia femminile in alcune parlate del messinese occidentale, p. 1;
  2. Bolelli, It. vivaddio (che), p. 30;
  3. Ambrosini, Testi spellani dei secoli XVI e XVII (continua), p. 31;
  4. C. Lepschy, Morfologia veneziana, p. 129;

     Miscellanea:

M.F.M. Meiklejohn, mere: problema linguistico sardo, p. 145;

Stussi, Appunti su una raccolta di testi antichi, p. 146;

  1. Parlangèli, Saggio di una bibliografia italiana (1955-1962) (continuazione), p.151;
  2. Bolelli, †Gino Bottiglioni, p. 217;

     Recensioni:

Vocabolario dei dialetti della Svizzera Italiana (O. Parlangèli), p. 221;

  1. Spezzani, Il primo repertorio linguistico di Pantalone; P. Spezzani, Linguaggio del Pantalone goldoniano, I; L. Rossato, Il linguaggio dei «Rusteghi» e il Veneziano «civile» del Goldoni (A. Stussi), p. 223;

M.L. Alinei, Dizionario Inverso Italiano, con indici e liste di frequenza delle terminazioni (G.C. Lepschy), p. 226;

Emiliani e P.A. Cuniberti (a cura di), Felsina / Bononia / Bologna (T. Bolelli), p. 233.

 

ID XXVII, 1964 (di pp. 306):

  1. Francescato, Denominazioni friulane per ‘bambino’, ‘ragazzo’, ‘giovane’, p. 1;

G.C. Lespchy, Note sulla fonematica italiana, p. 53;

  1. Ambrosini, Testi spellani dei secoli XVI e XVII (continuazione e fine), p. 68;

M.F.M. Meiklejohn, Gli uccelli sardi nello specchio della lingua, Saggio di Wörter und Sachen, p. 222;

  1. Parlangèli, Saggio di una bibliografia italiana (1955-1962) (Indici), p. 250;

     Miscellanea:

  1. Pittau, Due toponimi sardi di mansioni romane: AUSTIS e MEANA, p. 287;

     Notizie:

  1. Bolelli, Sul progetto di una carta dei dialetti italiani, p. 291;

     Recensioni:

  1. De Mauro, Storia linguistica dell’Italia unita (G.C. Lepschy), p. 294;
  2. Scardigno, Nuovo lessico molfettese-italiano (V. Valente), p. 302.

 

ID XXVIII, 1965 (di pp. 229):

  1. Cortelazzo, Vocabolario marinaresco elbano, p. 1;

 Stussi, Sui fonemi del dialetto veneziano antico, p. 125;

G.C. Lepschy, Una fonologia milanese del 1606: il Prissian da Milan della parnonzia Milanesa, p. 143;

G.C. Lepschy, k(i) e k(i̯), p.181;

        Appendice: I primi caratteri slavi a stampa?, p. 197;

  1. Ambrosini, Su alcuni continuatori di forme latine con -GN-, p. 200;

     Miscellanea:

  1. Campanile, Ital. uovo, p. 209;

     Recensioni:

  1. Hubschmid, Thesaurus praeromanicus (R. Lazzeroni), p. 212;
  2. Väänänen, Introduction au latin vulgaire (R. Lazzeroni), p. 216;
  3. Rohlfs, Lexicon Graecanicum Italiae Inferioris (T. Bolelli), p. 221;

C.M. Maggi, Il teatro milanese, a cura di Dante Isella (T. Bolelli), p. 222;

     Notizie (T. Bolelli), p. 224.

 

ID XXIX, 1966 (di pp. 139):

  1. Mastrangelo Latini, Caratteristiche fonetiche dei parlari della bassa valle del Tronto, p. 1;

G.C. Lepschy, I suoni dell’italiano – Alcuni studi recenti, p. 49;

  1. Ambrosini, Letture settecentesche – I) Attualità di Salvadore Corticelli – II) Termini tecnici di architettura, p. 70;
  2. Diodati Caccavelli, Vocabolario dell’Isola d’Elba, p. 78;
  3. Lazzeroni, Su alcuni composti nominali nelle iscrizioni pompeiane, p. 123;

     Miscellanea:

  1. Stussi, Il nome della cassia fistola, p. 133;
  2. Ambroisini, Spigolature lucchesi, p. 136;

     Recensioni:

K.-H. Rensch, Beiträge zur Kenntnis nordkalabrischer Mundarten (T. Bolelli), p. 137;

  1. Galli, Dizionario pavese-italiano (T. Bolelli), p. 138.

 

ID XXX, 1967 (di pp. 210):

  1. Bolelli, Ascanio Persio linguista e il suo Discorso (1592), p. 1;
  2. Dardano, Note sul Bestiario toscano, p. 29;
  3. Stussi, Sette lettere mercantili fabrianesi (1400-1403), p. 118;
  4. Stussi, Un serventese contro i frati. Tra ricette mediche del secolo XIII, p. 138;
  5. Parrino, Su alcune particolarità della coniugazione nel dialetto di Ripatransone, p. 156;
  6. Diodati Caccavelli, Vocabolario dell’Isola d’Elba (contin.), p. 167;
  7. Bonfante, La pronuncia dell’Italiano, p. 181;
  8. Tagliavini, I suoni dell’Italiano, p. 193;
  9. Pieraccioni, Risposta all’articolo di Giulio Lepschy, p.201;

G.C. Lepschy, Nota sulle “Risposte”, p. 203;

  1. Bolelli, Conclusione di una polemica, p. 205;

     Recensioni:

  1. Pallabazzer, Sui nomi delle piante indigene nel dialetto di colle S. Lucia (Livinallongo) (O. Parlangèli), p. 208;
  2. Melillo, Lingua e società in Capitanata (A. Bibbò), p. 209;

     Notizie, p. 210.

 

ID XXXI, 1968 (di pp. 227):

  1. G. Tsopanakis, I dialetti greci dell’Italia meridionale rispetto a quelli neogreci, p. 1;
  2. Stussi, Esercizi di traduzione trevigiani del secolo XIV, p. 24;
  3. Stussi, Tre lettere marchigiane (Sant’Angelo in Vado, 1400), p. 30;
  4. Diodati Caccavelli, Vocabolario dell’Isola d’Elba (contin.), p. 38;

P.A. Faré, Le etimologie di Carlo Salvioni, p. 92;

     Recensione:

H.J. Simon, Beobachtungen an Mundarten Piemonts (T. Bolelli), p. 226.

 

ID XXXII, 1969 (di pp. 131):

V.R. Giustiniani, Un’iscrizione volgare del Dugento nella Basilica di S. Frediano in Lucca, p. 1;

  1. Stefanini, Funzioni e comportamento di /e/ (e, e’) proclitica nel fiorentino d’oggi, p. 10;
  2. Ambrosini, Fonetica e morfologia del dialetto di S. Severina (continua), p. 27;
  3. Silvestri, La base tematica *ḱam- «bastone» e simili e le sue continuazioni romanze, p. 41;
  4. Diodati Caccavelli, Vocabolario dell’isola d’Elba, p. 63.

 

ID XXXIII, 1970 (di pp. 143):

  1. Ambrosini, Tracce dialettali in un inventario redatto a Dogliani (Cuneo) nel 1746, p. 1;
  2. Ambrosini, Fonetica e morfologia del dialetto di S. Severina (continuazione e fine), p. 15;
  3. Masetti, Correzioni ed aggiunte al P. 199 dell’AIS (Castelnuovo Magra), p. 38;
  4. Silvestri, A proposito di alcuni derivati romanzi e particolarmente italiani di lat. squāma, p. 54;

M.G. Alberti-Eschini, Vocabolario di Roccalbegna, S. Caterina, Vallerona (Grosseto) (continua), p. 67;

     Recensione:

Ž. Muljačić, Fonologia generale e fonologia della lingua italiana (A. Stussi), p. 139;

     Notizie, p. 143.

 

ID XXXIV, 1971 (di pp. 284):

  1. Campanile, Due studi sul latino volgare, p. 1;

M.G. Alberti-Eschini, Vocabolario di Roccalbegna, S. Caterina, Vallerona (Grosseto) (continuazione e fine), p. 65;

  1. Uguzzoni, Quantità fonetica e quantità fonematica nell’area dialettale frignanese, p. 115;
  2. Vineis, Studio sulla lingua dell’Itala (continua), p. 137.

 

ID XXXV, 1972 (di pp. 311):

G.P. Clivio, Fonti e lingua di un Planctus Mariae in antico volgare piemontese (la Lamentazione di Torino), p. 1;

  1. Berrettoni, Funzione aspettuale e funzione narrativa dei tempi storici in un modulo dantesco (In margine a un articolo di F. Brambilla Ageno), p. 25;
  2. Cortelazzo, Nuovi contributi alla conoscenza del grechesco, p. 50;
  3. Medioli, Alcune voci del vocabolario agricolo e domestico tradizionale dell’Appennino parmense, p. 65;
  4. Silvestri, Abr. ciàmbrico e affini, p. 85;

†C. Merlo, Vocaboli del gergo degli spazzacamini di Gurro (Valle Canobbina), p. 97;

  1. Masetti, Vocabolario dei dialetti di Sarzana, Fosdinovo, Castelnuovo Magra (A-L), p. 99;

     Notizie, p. 311.

 

ID XXXVI, 1973 (di pp. 311):

  1. Campanile, Sulla quantità della vocale che precede -m in latino, p. 1;
  2. Fanciullo, Aggiunte e rettifiche al Vocabolario dei dialetti salentini di G. Rohlfs, p. 7;
  3. Masetti, Vocabolario dei dialetti di Sarzana, Fosdinovo, Castelnuovo Magra (M-Z), p. 39;
  4. Vineis, Studio sulla lingua dell’Itala (continuazione), p. 287.

 

ID XXXVII, 1974 (di pp. 325):

  1. Bolelli, Cinquant’anni, p. 1.

D’A.S. Avalle, La formalizzazione delle rime e delle assonanze nella poesia italiana delle origini, p. 3;

G.P. Clivio, Il dialetto di Torino nel Seicento. Parte I: Testi, Glossario, p. 18;

  1. Vineis, Forme e funzioni della ricorsività fonica nell’ambito della poesia montaliana. Verifica ed esemplificazioni, p. 121;
  2. Vineis, Studio sulla lingua dell’Itala (continuazione e fine), p. 154;
  3. Silvestri, Il tipo toponomastico Gioia nell’Italia meridionale, p. 167;
  4. Luciani, Vocabolario del dialetto carrarese (continua), p. 181;

     Recensioni:

  1. Dardano, Il linguaggio dei giornali italiani (R. Peroni), e M. Jacquemain, Il linguaggio della pubblicità. Uno studio sulle inserzioni nella stampa (R. Peroni), p. 314.

 

ID XXXVIII, 1975 (di pp. 311):

  1. Salvioni, Fonetica e morfologia del dialetto milanese a cura di Dante Isella, p. 1;
  2. Uguzzoni, Appunti sulla evoluzione del sistema vocalico di un dialetto frignanese, p. 47;
  3. Forner, Metatesi, metafonesi o attrazione nei dialetti liguri?, p. 77;
  4. Vignuzzi, Il volgare degli Statuti di Ascoli Piceno del 1377-1496 (continua), p. 90;
  5. Torricelli, Il valore del suffisso -ATA nella derivazione nominale italiana, p. 190;
  6. Fanciullo, Salentino sk̇afa «bovina», p. 205;
  7. Luciani, Vocabolario del dialetto carrarese (continuazione), p. 210;

     Recensione:

A.G. Sciarone, La place de l’adjectif en italien moderne (R. Peroni), p. 304.

 

ID XXXIX, 1976 (di pp. 410):

  1. Fanciullo, Il trattamento delle occlusive sonore latine nei dialetti salentini, p. 1;
  2. Pesiri, L’odierno Monte delle Fate e il Tīfāta mons della tradizione latina, p. 83;
  3. Vignuzzi, Il volgare degli Statuti di Ascoli Piceno del 1377-1496 (continuazione e fine), p. 93;
  4. Uguzzoni, In margine ad una verifica dei dati raccolti per l’ALI a Romanoro (Modena), p. 229;
  5. Fanciullo, Salentino muttura, grico muntura «rugiada» e affini, p. 241;
  6. Luciani, Vocabolario del dialetto carrarese (continuazione), 253;

Un messaggio sul libro di Sergio Salvi, Le lingue tagliate, p. 379;

     Recensioni:

  1. Sornicola e A. Varvaro, Vocabolario Etimologico Siciliano (fascicolo di saggio) (Franco Fanciullo), p. 381;
  2. Rohlfs, Historische Sprachschichten im Modernen Sizilien (E.F. Tuttle), p. 397.

 

ID XL, 1977 (di pp. 299):

  1. Alessio, Grecità e romanità nell’Italia meridionale. L’origine dorica del lat tardo MĀRŪCA, p. 1;
  2. Moschini, Lessico fluviale parmense, p. 37;

†C. Merlo, Lessico etimologico del dialetto francoprovenzale di Valtournanche (K – M; continuazione), p. 71;

  1. Ambrosini, Pisano antico suolno e italiano hanno, p. 111;
  2. Silvestri, I continuatori di iŭtta nei dialetti dell’Italia meridionale ed un caso di congruenza lessicale tra Abruzzo e Puglia, p. 123;
  3. Silvestri, Ancora a proposito di cal[abrese] quatraru, -a e termini affini, p. 137;
  4. Luciani, Vocabolario del dialetto carrarese, Ć (K̇́) - F (continuazione), p. 161;
  5. Bonfante, Ancora il neutro italiano e romeno, p. 287;
  6. Bonfante, Scippare, p. 293;
  7. Valente, Nap[oletano] squarastase, p. 295;
  8. Bolelli, Di vocali latine e di Ascanio Persio, p. 297.

 

ID XLI, 1978 (di pp. 317):

  1. Bolelli, A proposito dei rappresentanti di lat -DI̯- nei dialetti toscani, p. 1;
  2. Ambrosini, Di alcuni toponimi della valle della Lima e della posizione del dialetto lucchese, p. 7;
  3. Fanciullo, Su alcune denominazioni salentine, griche e romanze, per «mulinello, turbine di vento» e «incubo, folletto», p. 29;
  4. Fanciulli, Vocabolario di Monte Argentario e Isola del Giglio, A – Ć (continua), p. 45;

†C. Merlo, Lessico etimologico del dialetto franco-provenzale di Valtournanche, N – Ȓ (continuazione), p. 193;

  1. Luciani, Vocabolario del dialetto carrarese, F (continuazione), p. 231;

     Miscellanea:

  1. Bettini Biagini, Ancora sull’etimologia di Pèllaro, p. 267;

C.A. Mastrelli, Sardo bákku / ákku «forra, gola di montagna», p. 275;

  1. Fanciullo, Un presunto arabismo salentino, p. 279;
  2. Valente, A proposito di mer[idionale] jotta < lat. jŭtta, p. 283;
  3. Valente, Osservazioni sopra alcuni etimi di voci meridionali, p. 285;

     Recensioni:

Vocabolario Siciliano a cura di G. Piccitto, vol. I (A – E) (A. Leone), p. 305;

  1. De Felice, Dizionario dei cognomi italiani (V. Valeri), p. 311.

 

ID XLII, 1979 (di pp. 293):

  1. Paglia, Sul Conto Navale Pisano: serratura di cora( )e, p. 1;
  2. Ambrosini, Testimonianze lucchesi della seconda metà del ’700, p. 7;
  3. Tropea, La costruzione dell’aratro nelle parlate galloitaliche di Aidone, Nicosia e Sperlinga, p. 25;
  4. Fanciullo, Un’oscura voce salentina e alcune considerazioni sui grecismi dell’Italia meridionale, p.41;
  5. Sessa, Sulla lingua del «Breve dell’arte della lana» di Pisa (continua), p. 65;
  6. Silvestri, Problemi di toponomastica, p. 133;
  7. Fanciulli, Vocabolario di Monte Argentario e Isola del Giglio, Ć – Gat- (continuazione), p. 149;
  8. Luciani, Vocabolario del dialetto carrarese, F - Griḍ (continuazione), p. 197;

†C. Merlo, Lessico etimologico del dialetto franco-provenzale di Valtournanche, S – T (continuazione), p. 249;

     Notizie:

  1. Bolelli, Lettera aperta sulle vicende di un insegnamento di Storia della lingua italiana, p. 271;

     Miscellanea:

C.A. Mastrelli, Un’isoglossa umbro-marchio-abruzzese: vontare (< VOMITARE) «traboccare», p. 275;

  1. Silvestri, Ancora a proposito di iutta, iutia e di alcuni loro derivati romanzi, p. 279;
  2. Pesiri, Li Appretiati e Appretiatum «anfiteatro», p. 281;

C.A. Mastrelli, Lucchese ménga, mengóna e versiliese ménni, p. 285;

  1. Rizzolatti, Osservazioni su hŏdie, vu̯ẹ́, vu̯ẹ́i̯, vu̯ī́ə, vu̯ǫ́i̯, p. 289.

 

ID XLIII, 1980 (di pp. 306):

  1. Ambrosini, Appunti lucchesi, p. 1;
  2. Fanciulli, Documenti senesi e orbetellani dei secoli XIV-XVII, p. 37;
  3. Fanciullo, Grecismi vecchi e nuovi: alcune etimologie italiane dialettali, p. 75;
  4. Fanciullo, Crine minaci nuntiat aut ratibus ventos: un’interpretazione etimologica dialettale, p. 101;
  5. Sessa, Sulla lingua del «Breve dell’arte della lana» di Pisa (continuazione e fine), p. 109;
  6. Fanciulli, Vocabolario di Monte Argentario e Isola del Giglio (Gat- – Kap-) (continuazione), p. 207;
  7. Luciani, Vocabolario del dialetto carrarese (Griḍ- – Kaf-) (continuazione), p. 247;

†C. Merlo, Lessico etimologico del dialetto franco-provenzale di Valtournanche (T – V) (continuazione e fine), p. 283;

     Miscellanea:

  1. Valente, In margine a un gliommero, p. 301;

     Recensione:

  1. Traina, Vocabolario siciliano-italiano illustrato (ristampa 1977-1979) (S.C. Sgroi), p. 303.

 

ID XLIV, 1981 (di pp. 286):

  1. Bolelli, Risposta a un quesito. L’italiano: lingua veicolare o lingua di cultura?, p. 1;
  2. Ambrosini, C. Puccini, M. Zecchini, Tracce celtiche e germaniche a Casoli in Val di Lima, p. 9;
  3. Petrolini, Un esempio d’«italiano» non letterario del pieno Cinquecento. Introduzione, Aspetti fonetici e Cenni sulla grafia, p. 21;
  4. Vignuzzi, Italiano centrale e settentrionale «barégno», «berigno(lo)», «brégno», «-a» (REW 905), p. 119;
  5. Fanciulli, Vocabolario di Monte Argentario e Isola del Giglio (Kap- – Luʃ-) (continuazione), p. 147;
  6. Luciani, Vocabolario del dialetto carrarese (Kaġ- – Kaṅp-) (continuazione), p. 201;
  7. Tsopanakis, Contributo alla conoscenza dei dialetti greci dell’Italia meridionale, p. 233;

     Recensione:

  1. Pfister, Einführung in die Romanische Etymologie (T. Bolelli), p. 283.

 

ID XLV, 1982 (di pp. 227):

G.B. Pellegrini, Osservazioni di sociolinguistica italiana, p. 1;

  1. Macciocca, Fonetica e Morfologia di «Le Miracole de Roma», p. 37;
  2. Fanciullo, In margine alle glosse volgari del codice criptense Gr. Z. α. IV, p. 125;
  3. Fanciullo, Minima etymologica, p. 143;
  4. Bolelli, Sul toponimo Aulla, p. 157;
  5. Fanciulli, Vocabolario di Monte Argentario e Isola del Giglio (Lus- mená) (continuazione), p. 159;
  6. Luciani, Vocabolario del dialetto carrarese (Kanp- – Kas-) (continuazione), p. 181;

     Miscellanea:

  1. Bolelli, Postilla sull’origine di Carnevale, p. 215;

C.A. Mastrelli, Lucchese sciambugliare e toscano scombugliare: una prospettiva per l’ital. subbugliare, subbuglio, p. 217;

  1. Poccetti, Sul toponimo Rocca Monfina (Caserta), p. 221;

Postilla al volume XLIV (Nuova Serie, XXI), p. 227.

 

ID XLVI, 1983 (di pp. 291):

  1. Santangelo, Tra lingua e dialetto. Lettere di un canonico venosino del XVI secolo, p. 1;
  2. Giovanardi, Una redazione quattrocentesca del «Libro della natura degli animali», p. 69;
  3. Luciani, Vocabolario del dialetto carrarese (k̇asẹta – k̇avañata) (continuazione), p. 153;
  4. Fanciulli, Vocabolario di Monte Argentario e Isola del Giglio (menai̯ta – puzzoloso) (continuazione), p. 169;

     Miscellanea:

  1. Poccetti, Considerazioni sul tipo toponomastico Pesco nell’Italia centro-meridionale, p. 245;
  2. Melazzo, Marginalmente, p. 255;
  3. Fanciullo, Ancora sulle glosse volgari del codice criptense Gr. Z. α. IV, p. 267;

     Recensioni:

  1. Rovella, Come parlavano i Siracusani cent’anni fa (S. C. Sgroi), p. 277;

Vocabolario delle parlate liguri. Lessici speciali, 1: Gli uccelli (F. Fanciullo), p. 283.

 

ID XLVII, 1984 (di pp. 315):

  1. T\orricelli, Il suffisso dispregiativo -UME e il latino bitumen. Su una tipologia semantica, p. 1;
  2. Petrolini, Un esempio d’«italiano» non letterario del pieno Cinquecento (continuazione), p. 25;
  3. Tekavčić, La formazione delle parole nell’istroromanzo rovignese contemporaneo, p. 111;
  4. Santucci, Vocabolario del dialetto del contado di Assisi (Valle del Tescio-Chiascio), p. 183;
  5. Luciani, Vocabolario del dialetto carrarese (continuazione), p. 233;
  6. Fanciulli, Vocabolario di Monte Argentario e Isola del Giglio (continuazione), p. 257;
  7. Fanciullo, Etimo «semplice» ed etimo «complesso»: l’esempio del bovese aḍḍáno, p. 305;

     Miscellanea:

  1. Zamboni, Di alcuni continuatori mediani del germ *skaiÞō «mestolo, cucchiaio», p. 311;
  2. Bolelli, Postilla al lavoro di P. Tekavčić, p. 315.

 

ID XLVIII, 1985 (di pp. 276):

E.F. Tuttle, Assimilazione «permansiva» negli esiti centro-meridionali di A tonica, p. 1;

  1. Tekavčić, La formazione delle parole nell’istroromanzo rovignese contemporaneo (continuazione e fine), p. 35;
  2. Fanciulli, Vocabolario di Monte Argentario e Isola del Giglio (spaćá – fine), p. 135;
  3. Luciani, Vocabolario del dialetto carrarese (k̇ǫmẹda – k̇oštẹǵáre), p. 205;
  4. Santucci, Vocabolario del dialetto del contado di Assisi (Valle del Tescio-Chiascio) (bevərọ̣ne - ́duá), p. 225;

     Miscellanea:

  1. Hull, La parlata italiana dell’Egitto, p. 243;
  2. Valente, Osservazioni sopra alcuni etimi di voci meridionali. II, p. 255;
  3. Mosino, Zocule andrisane, p. 271;

     Recensioni:

  1. Iliescu – H. Siller-Runggaldier, Rätoromanische Bibliographie (W. Belardi), p. 273.

 

ID XLIX, 1986 (di pp. 307):

  1. Sattin, Ricerche sul veneziano del sec. XV (con edizione di testi), p. 1;
  2. Loporcaro, L’infinito coniugato nell’Italia centro-meridionale: ipotesi genetica e ricostruzione storica, p. 173;
  3. Luciani, Vocabolario del dialetto carrarese (k̇oštón - k̇urlẹ), p. 241;
  4. Santucci, Vocabolario del dialetto del contado di Assisi (Valle del Tescio-Chiascio) (ducęnto – ġenġa), p. 275;

     Miscellanea:

S.C. Sgroi, Su una nuova traduzione della tesi di laurea di Luigi Pirandello, p. 289.

 

ID L, 1987 (di pp. 245):

  1. Bolelli, Alessandro Manzoni: la teoria linguistica, p. 1;
  2. Di Giovine, Sull’origine del morfema di plurale {š} nei sostantivi e aggettivi maschili badiotti uscenti in vocale tonica, p. 23;
  3. Loporcaro, Note sul lessico dei dialetti del barese, p. 73;
  4. Luciani, Vocabolario del dialetto carrarese (k̇urlẹt - libẹ́ć), p. 95;
  5. Santucci, Vocabolario del dialetto del contado di Assisi (Valle del Tescio-Chiascio) (ġiñña - kúppəla), p. 127;
  6. Petrolini, In margine al Dizionario etimologico veronese di M. Bondardo, p. 155;
  7. Fanciulli, Nomi scientifici della fauna, flora marina e piante contenuti nel Vocabolario di Monte Argentario e Isola del Giglio, p. 185;

     Miscellanea:

  1. Longobardi, Sulle piccole isole, p. 215;
  2. Ambrosini, Noterelle di toponomastica lucchese, p. 221;
  3. Picchi, Note sull’onomastica del paese di Minucciano (Lucca), p. 229;

C.A. Mastrelli, Sardo centr. nèke «colpa», p. 245.

 

ID LI, 1988 (di pp. 294):

  1. Bolelli, Premessa, p. 1;
  2. Lepschy, Lingua e sessismo, p. 7;
  3. Folli, La lingua di due scritture semi-colte lodigiane del Seicento. I diari di Ludovico Benzoni e di Alessandro Cavenago, p. 39;
  4. Uguzzoni, Verso una analisi parametrica del vocalismo di un dialetto frignanese, p. 87;
  5. Maiden, Armonia regressiva di vocali atone nell’Italia meridionale, p. 111;
  6. Mayer Modena, A proposito di alcuni imprestiti ebraici di provenienza giudeoitaliana nei dialetti dell’Italia centro settentrionale, p. 141;
  7. Santucci, Vocabolario del dialetto del contado di Assisi (Valle del Tescio-Chiascio) (kuprí-maññauffa), p. 159;
  8. Luciani, Vocabolario del dialetto carrarese (libe̥r1-moṅzọ́ṅ), p. 169;

     Miscellanea:

  1. Fanciullo, Un continuatore salentino di *ADOLEĀRE «somministrare l’estrema unzione», p. 265;
  2. Benincà, Alcune precisazioni su due articoli di Paolo di Giovine e Giovanni Petrolini (It. Dial., vol. L), p. 269;
  3. Di Giovine, In margine all’articolo di Paola Benincà, p. 273;
  4. Petrolini, Ancora sull’articolo di P. Benincà, p. 275;
  5. Bolelli, La lingua italiana nel mondo, p. 279;
  6. Stati, Luigi Heilman (1911-†1988), p. 289.

 

ID LII, 1989 (di pp. 211):

  1. Avolio, Il limite occidentale dei dialetti lucani nel quadro del gruppo «altomeridionale»: considerazioni a proposito della linea Salerno-Lucera, p. 1;
  2. Rovinetti Brazzi, Monottongazione e morfologia del nome e dell’aggettivo nel dialetto bolognese: ristrutturazione o analogia?, p. 23;
  3. Fanciulli, Statuti di Castel del Piano sul Monte Amiata (Grosseto) (a. 1571), p. 35;
  4. Chiappinelli, Lessico Idronomastico del Casertano, p. 83;
  5. Luciani, Vocabolario del dialetto carrarese (mǫra-niz), p. 135;
  6. Santucci, Vocabolario del dialetto del contado di Assisi (Valle del Tescio-Chiascio) (mánnəka-nkuminćo), p. 177;

     Miscellanea:

  1. Valente, Il Cunto di G. Basile. Vicende editoriali e interpretative, p. 199;
  2. Bolelli, Ricordo di G. Rohlfs, p. 207.

 

ID LIII, 1990 (di pp. 335):

  1. Bolelli, Nota sui cento anni dell’Istituto di Glottologia di Pisa, p. V;
  2. Arcangeli, Per una dislocazione tra l’antico veneto e l’antico lombardo (con uno sguardo alle aree contermini) di alcuni fenomeni fono-morfologici, p. 1;
  3. De Dominicis, Fenomeni di «cadenza» melodica e raddoppiamento fonosintattico in alcuni dialetti di area italiana, p. 43;
  4. Marini, Costituzioni per monache benedettine. Edizione e commento linguistico, p. 87;
  5. Mariotti, Le più antiche carte dell’abbazia di S. Maria Val di Ponte, p. 163;
  6. Martino, Due esiti di un grecismo bizantino in Calabria, p. 207;
  7. Bracchi, Curiosità etimologiche bormine, p. 217;
  8. Luciani, Vocabolario del dialetto carrarese (niza-pe̥k̇ọrọ́ṅ), p. 237;
  9. Santucci, Vocabolario del dialetto del contado di Assisi (Valle del Tescio-Chiascio) (nkuntrá-pi̭oviććəká), p. 315.

 

ID LIV, 1991 (di pp. 353):

  1. Fanciullo, Prestiti e risegmentazioni nei dialetti italiani meridionali, p. 1;
  2. Fanciullo, Tra greco e romanzo nell’Italia meridionale, p. 15;
  3. Loporcaro, Di alcuni caratteri morfosintattici del dialetto di Grizzana, sull’Appennino bolognese, p. 57;
  4. Temperli, Voci dell’area di Filettole (Pisa) assenti nel Vocabolario pisano di Giuseppe Malagoli, p. 127;
  5. Luciani, Vocabolario del dialetto carrarese (pẹk̇ra-pulǫ́ṅ), p. 221;
  6. Santucci, Vocabolario del dialetto del contado di Assisi (Valle del Tescio-Chiascio) (pipí! pipí!-riskappá), p. 331;

     Miscellanea:

  1. Tropea, a putìmisi dū parmentu, p. 345;
  2. Valente, Un’etimologia per it. averla, p. 347;

     Recensioni:

  1. Rizzi, Italiano regionale e variazione sociale: l’italiano di Bologna (M. Loporcaro), p. 349.

 

ID LV, 1992 (di pp. 335):

  1. Bolelli, Le minoranze linguistiche in Italia, p. 1;

E.F. Tuttle, Del pronome d’oggetto suffisso al sintagma verbale. In calce ad una nota salvioniana del 1903, p. 13;

  1. Marotta – P. Sorianello, Lenizione e sonorizzazione nell’italiano cosentino: un’analisi sperimentale, p.65;
  2. Molinu, Gli esiti fonosintattici del dialetto di Buddusò, p. 123;
  3. Guazzelli, Conservazione e innovazione in un lessico tecnico: castanicoltura e viticoltura a Castiglione di Garfagnana, p. 155;
  4. Bracchi, «Andar per voci» a Bormio, p. 189;
  5. Luciani, Vocabolario del dialetto carrarese (pulsata-sak̇uććíṅ), p. 217;

     Miscellanea:

  1. Del Puente, A proposito di una recensione. Risposta a F. Solano, p. 319;
  2. Loporcaro, Una nota sui continuatori romanzi di FULGUR: friul. folk, ant.napol. fulgo, p. 329;

C.A. Mastrelli, Aretino baturlare, p. 333.

 

ID LVI, 1993 (di pp. 379):

  1. Fanciulli, Dalle carte degli Archivi abbaziale (AAO) e comunale (ACO) di Orbetello (Grosseto), p. 1;
  2. La Fauci, Verso una considerazione linguistica di testi siciliani antichi. Funzione e forma delle particelle NDI e NI, p. 51;
  3. Meschiari, Palatalizzazione di A tonica in sillaba libera nel dialetto di Modena del XVI sec., p. 125;
  4. De Luca, Sulla distribuzione degli allofoni di /v/ nel dialetto di Laurenzana, p. 143;
  5. Chiappinelli, Microtoponimi della Basilicata, p. 199;
  6. Luciani, Vocabolario del dialetto carrarese (šaku̯ẹta-sk̇ome̥dár), p. 247;

     Miscellanea:

  1. Bracchi, Vicentino nòra sf. «cengia, terrazzo sostenuto da muro», p. 355;

     Recensioni:

  1. Cortelazzo – C. Marcato, Dizionario etimologico dei dialetti italiani (V. Valente), p. 365;
  2. Brianti, Périphrases aspectuelles de l’italien. Le cas de andare, venire et stare + gérondif (M. Squartini), p. 375.

 

ID LVII, 1994 (di pp. 252):

  1. Stussi, Una lettera in volgare veronese del 1326, p. 1;
  2. Hastings, L’espressione del soggetto indefinito in un dialetto abruzzese, p. 9;
  3. Loporcaro, Sull’analisi del plurale femminile la dǫni̯a ‘le donne’ nei dialetti della Lunigiana, p. 35;
  4. Del Puente, La parlata albanese di Greci: un’indagine in tempo reale, p. 43;
  5. Formentin, Tracce di una flessione accusativo-ablativo e altri arcaismi morfologici in un antico testo meridionale (Cod. Cass. 629), p. 99;
  6. Fanciullo, Italiano bontà e gioventù e simili: vicende di uno “stampo”, p. 119;
  7. Fanciullo, Di gualcare, gualchièra ecc. nell’Italia Meridionale, p. 131;
  8. Chiappinelli, Nomi di sorgenti nel salernitano, p. 137;
  9. Luciani, Vocabolario del dialetto carrarese (šk̇oṅbáte̥re̥-śtọppọ́ṅ), p. 153.

 

ID LVIII, 1995 (di pp. 213):

  1. Loporcaro, Un capitolo di morfologia storica italo-romanza: it. ant. ne ‘ci’ e forme meridionali congeneri, p. 1;
  2. Del Puente, La metafonia napoletana. Un tentativo di analisi sociolinguistica, p. 49;
  3. Stussi, Padova 1388, p. 69;
  4. Valente, Locuzioni pugliesi da tecnicismi giuridici, p. 85;
  5. Bolelli, Intervento al Congresso tenuto a Pisa in occasione del cinquantenario della Società Italiana di Glottologia (16 dicembre 1995) sull’Editoria delle riviste attinenti alla linguistica, p. 97;
  6. Luciani, Vocabolario del dialetto carrarese (śtọrǵak̇ǫ́ḍ-talẹ́ṅt), p. 103;

     Recensioni:

  1. Cortelazzo – C. Marcato, Dizionario etimologico dei dialetti italiani (V. Valente: II puntata), p. 205.

 

ID LIX, 1996 (di pp. 311):

  1. Guazzelli, Alle Origini della sonorizzazione delle occlusive sorde intervocaliche, p. 7;
  2. Tomasin, In italiano bontà, gioventù e forme affini: marginalia a un’idea di Franco Fanciullo, p. 89;
  3. Del Puente, Alternative suffissali e connessioni lessicali: due suffissi diminutivi napoletani, p. 97;
  4. Trombetta, Variabilità linguistica nel Carteggio Gallinella (Velletri-Roma, 1561-1630), p. 105;
  5. Gambino, Ibridismo linguistico in un poema veneziano di fine Trecento: Gli quatro Evangelii concordati in uno di Jacopo Gradenigo, p. 211;
  6. Ferguson, Veneto sélega (AIS 488) e sisíla (AIS 499): due etimi greci connessi?, p. 299.

 

ID LX, 1997-1999 (di pp. 136):

  1. Schirru, Particolarità temporali nel vocalismo dell’italiano in Piemonte: versione integrale, p. 7;
  2. Tomasin, Il Capitolare dei Camerlenghi di Comun (Venezia, circa il 1330), p. 25;
  3. Ledgeway, I tempi sovraccomposti nel napoletano antico, p. 105;
  4. Del Puente, Morfometafonia e allomorfismo nel dialetto napoletano: i suffissi dei participi, p. 125.

 

ID LXI, 2000 (di pp. 239):

  1. Guardiano, Note sull’oggetto diretto preposizionale in siciliano, p. 7;
  2. Costantini, Tipologia dei costrutti perfettivi nelle lingue balcaniche: diffusione ed evoluzione di un balcanismo in Arbëresh, p. 43;
  3. Bracchi, Nascita e morte di metafore, p. 73;
  4. Scaglione, Particolarità morfosintattiche del prefisso verbale ri- nelle varietà pisana e lucchese del toscano occidentale, p. 99;
  5. Guazzelli, Nota etimologica: a proposito di frìncoli e manofrégori, p. 119;
  6. Grzega, Sull’etimologia dell’emiliano bega ed altre denominazioni cisalpine per l’ape: una nota sull’eredità celtica nel lessico dell’apicultura, p. 123;
  7. Grzega, Osservazioni etimologiche sulle espressioni per il lampone nella Gallia cisalpina, p. 129;
  8. Tropea, I nomi delle vacche a S. Domenica Vittoria (ME), p. 137;
  9. Mafera, Trevigiano ensa, p. 141;
  10. Chiappinelli, Microtoponimi della Puglia, p. 147;
  11. Luciani, Vocabolario del dialetto carrarese (continuazione), p. 201.

 

ID LXII, 2001 (di pp. 185):

  1. Maiden, Passato remoto e condizionale nella morfologia storica italoromanza, p. 7;
  2. Marotta, Non solo spiranti. La ‘gorgia toscana’ nel parlato di Pisa, p. 27;
  3. Sorianello, Un’analisi acustica della ‘gorgia’ fiorentina, p. 61;
  4. Calamai, Stili a confronto nel parlato toscano (Pisa e Firenze), p. 95;
  5. Giuliani, Sul raddoppiamento fonosintattico nel barese. Osservazioni in margine alla morfologia nominale e verbale, p. 127;
  6. Tomasin, La lapide veneziana di S. Gottardo (1384) a Piazzola sul Brenta, p. 173;

     Recensioni:

Ch. Charalambakis, Kritolojiká meletímata. Glossa, logotechnía ke politismós (D. Minniti Gonias), p. 181.

 

ID LXIII-LXIV, 2002-2003 (di pp. 139):

  1. Loporcaro - M.T. Vigolo, Accordo per genere del verbo finito in italo-romanzo: l’arco alpino orientale, p. 7;
  2. Squartini, Sul valore aspettuale del prefisso ri- in pisano, p. 33;
  3. Celata, Polimorfismo nei dialetti della Corsica. Gli esiti di lj nel dialetto del Fiumorbu, p. 51;
  4. Fanciullo, Tarantino onghi e songhi, siciliano a marina sta-bbunchiannu e, meteorologicamente, italiano gonfiare, p. 83;
  5. Marotta, Una nota sulla lex Porena in romanesco, p. 87;
  6. Schirru, Un’attestazione africana di latino tardo EXAGIARE, p. 105;
  7. Martínez Catalán, I proverbi spagnoli di Hieronymus Megiser. Edizione del testo, studio delle fonti e note linguistiche, p. 115;
  8. Fanciullo, Presentazione del Vocabolario del Dialetto Carrarese di Luciano Luciani, p. 131.

 

ID LXV, 2004 (di pp. 164) [I della Serie III]:

  1. Bertoletti, Articolo e pronome «o» / «ol» nei volgari dell’Italia settentrionale, p. 9;
  2. Chinellato, La microvariazione del clitico A in alcune varietà venete, p. 43;
  3. Pisano, Il sistema verbale del sardo moderno: tra conservazione e innovazione, p. 73;
  4. Cortinovis, Il suffisso -uso nel linguaggio giovanile torinese, p. 105;
  5. Romagno, Come la scelta genera la norma. Contraddizioni nel vocalismo gallipolino, p. 111;
  6. Saiu, Sull’origine d’una peculiarità del raddoppiamento fonosintattico in area lucchese, p. 123;
  7. Del Puente, Sugli articoli campani, p. 131;
  8. Fanciullo, L’onomastica nei diplomi greco-medievali dell’Italia meridionale. Qualche considerazione, p. 139;

     Recensioni:

O, Lurati, In Lombardia e in Ticino. Storia dei nomi di luogo (Franco Fanciullo), p. 153.

 

ID LXVI-LXVII, 2005-2006 (di pp. 290):

  1. Barbato, Un’ipotesi sul vocalismo corso, p. 7;
  2. De Angelis, Sulla riduzione dei nessi in nasale in ambiente greco-romanzo e il grafotipo <(ν)δδ>/<(ν)ττ>, p.29;
  3. Fanciullo, Ancora di latino e di greco in Calabria, p. 49;
  4. Loporcaro, I dialetti dell’Appennino tosco-emiliano e il destino delle atone finali nel(l’italo-)romanzo settentrionale, p. 69;
  5. Pfister, Presentazione dell’Atlante Linguistico Italiano (ALI), volume 6, p. 123;
  6. Pisano, Il sistema verbale del sardo moderno: tra conservazione e innovazione. Parte seconda, p. 137;

     Recensioni:

  1. Mellini Ponçe de León, Saggio di vocabolario del vernacolo elbano, Edizione, introduzione e commento di A. Nesi (M. Barbato), p. 247;
  2. Matranga, Parole e azioni ludiche. Il gioco della lippa in Sicilia in prospettiva geolinguistica (F. Fanciullo), p. 255;
  3. Putzu (a cura di), Sprachtypologie und Universalienforschung. Focus on: Sardinian in typological perspective (S. Pisano), p. 263;
  4. Calamai, Il vocalismo tonico dell’area pisana e livornese. Aspetti storici, percettivi e acustici (P. Sorianello), p. 285.

 

ID LXVIII, 2007 (di pp. 180):

  1. Fanciullo, [ricordo di E. Vineis e R. Ambrosini], p. 5;

M.C. Cacciola, A. De Angelis, Le glosse “greco-siciliane” del ms. Neap. II D 17: (ri)edizione e commento (Parte prima), p. 9;

  1. Del Puente, Il dialetto di Potenza: un’analisi in tempo reale, p. 69;
  2. Fanciullo, Calabrese scándaju e italiano e dialettale cantarelle, p. 85;
  3. Franceschini, Un indianista sull’«Italia Dialettale»: Ferdinando Belloni-Filippi e il lessico del frantoio, p. 91;
  4. Pisano, Esiti della approssimante palatale j nella varietà di Orune (Nuoro): differenziazione fonetica su base sessuale, p. 99;
  5. Silvestri, Il Rafforzamento Fonosintattico nel dialetto di Verbicaro (Cs), p. 145;

     Recensione:

  1. Galante, M. Galante, Dizionario del dialetto di San Marco in Lamis (F. Fanciullo), p. 155.

 

ID LXIX, 2008 (di pp. 266):

  1. Baglioni, Una mediazione araba per zavorra < SABŬRRA?, p. 7;
  2. Barbera, Terre di mezzo. Osservazioni acustiche e fonologiche sulla durata consonantica nell’italiano di Carrara, p. 13;

M.C. Cacciola, A. De Angelis, Le glosse “greco-siciliane” del ms. greco II D 17: (ri)edizione e commento (Parte seconda), p. 49;

  1. Di Giovine, Un millennio di storia linguistica albanese: l’influsso lessicale della lingua italiana, p. 107;
  2. Di Salvo, Interferenza fonetica in siciliani e lucani a Napoli: variazione interregionale e italiano regionale, p. 141;
  3. Fanciullo, Gli italianismi del neo-greco, p. 163;

R.M. Galleni Pellegrini, Cesare Vico Lodovici, Carrara e il suo dialetto. Cultura del marmo e voci della parlata popolare nelle traduzioni scespiriane del drammaturgo carrarese, p. 205;

  1. Raimondi, Analisi filologica e lessicologia dialettale, a partire da un verso di Contra que<n>dam fallacie<m> dell’Anonimo Genovese, p. 235;
  2. Rovai, Nomen maschile e nomen femminile. Variazione linguistica e differenze sociali in latino, p. 251.

 

ID LXX, 2009 (di pp. 301):

  1. Angius, L’area Lausberg nelle iscrizioni di età romana: il contributo dell’epigrafia alla comprensione del vocalismo romanzo, p. 9;
  2. Bracchi, La bardana: il gioco e il mistero, p. 29;
  3. Bracchi, Frammenti d’iride. Le denominazioni della farfalla in Calabria, p. 51;
  4. Brincat, L’italiano a Malta dal Duecento al Duemila, p. 107;
  5. Cimarra, Un’attestazione dell’antroponimo Mollaio “Mugnaio” in una epigrafe umbra del 1189, p. 137;
  6. Del Puente, Nota sul dialetto di Agropoli, p. 145;
  7. Del Puente, Il dialetto di Camerota, p. 149;
  8. Silvestri, La metafonia nel dialetto di Verbicaro (Cs), p. 169;
  9. Turano, La particolare evoluzione del dittongo ua nella varietà italo-albanese di S. Nicola Dell’Alto, in provincia di Crotone, p. 227;

     Recensioni:

  1. Zorzi Muazzo, Raccolta de’ proverbii, detti, sentenze, parole e frasi veneziane, arricchita d’alcuni esempii ed istorielle, a cura di F. Crevatin (R. Coluccia), p. 247;
  2. Loporcaro, Profilo linguistico dei dialetti italiani (A. De Angelis), p. 255;
  3. Petroselli, Il lessico dialettale viterbese nelle testimonianze di Emilio Maggini (F. Fanciullo), p. 277;
  4. Bombi et alii (a cura di), Studi linguistici in onore di Roberto Gusmani (F. Toso), p. 295.

 

ID LXXI, 2010 (di pp. 239):

  1. Aprile, Un aspetto misconosciuto del rapporto tra iberoromanzo e italoromanzo: le parlate giudeo-italiane e il giudeo-spagnolo parlato, p. 7;
  2. Chinnì, Lessico e cultura materiale nella Valle del Tuccio (Aspromonte). Persistenza del greco e pressioni del romanzo, p. 39;
  3. Ciampaglia, L’area alto-campana cinquecentesca (Sessa Aurunca): diatopia storica e tensioni culturali, p. 71;
  4. Egerland, I pronomi lo’ e ’ro nel toscano dei primi secoli, p. 111;

S.C. Sgroi, “Marchiàno”: chi è costui?, p. 147;

  1. Toso, Materiali per il lessico ligure della pesca. Il repertorio contemporaneo nel dialetto voltrese, p. 159;

     Recensioni:

  1. Zürrer, Dialetti walser in contesto plurilingue. Gressoney e Issime in Valle d’Aosta (M. Angster), p. 183;
  2. Franceschini, Livorno, la Venezia e la letteratura dialettale. Testi 1790-1832: dalle “Bravure dei Veneziani” alla “Bretulia Liberata in dialetto ebraico e Id., Livorno, la Venezia e la letteratura dialettale. Incontri e scontri di lingue e culture (S. Calamai), p. 187;
  3. Orioles e F. Toso (a cura di), Il Mediterraneo plurilingue. Atti del Convegno di Studi (Genova, 13-15 Maggio 2004 (P. Dardano), p. 193;
  4. Pardini, Vocabolario Crespinese. Parole e Modi di dire della Valdera (F. Fanciullo), p. 205;
  5. De Angelis (a cura di), I dialetti meridionali tra arcaismo e interferenza. Atti del convegno internazionale di Dialettologia, Messina 4-6 Giugno 2008 (S. Pisano), p. 219.

 

ID LXXII, 2011 (di pp. 195):

Atti del Convegno pisano “Clemente Merlo cinquant’anni dopo” (Pisa, 16-17 dicembre 2010):

  1. Fanciullo, R. Lazzeroni, M. Loporcaro, Presentazione, p. 9;
  2. Stussi, Parole introduttive, p. 11;
  3. Pfister, Le etimologie di Clemente Merlo confrontate con quelle del LEI, p. 13;
  4. Bertoletti, Clemente Merlo e i dialetti lombardi (con una postilla sul rotacismo nel milanese antico), p. 47;
  5. Covino, Sulla glottologia nel sistema universitario: una polemica tra Merlo, Bertoni, Pasquali e Migliorini, p. 71;
  6. Fanciullo, Clemente Merlo etimologo, p. 113;
  7. Silvestri, Clemente Merlo e la teoria del sostrato (metodo e limiti di un criterio di spiegazione linguistica), p. 133;
  8. Di Giovine, Clemente Merlo fra tradizione e ideologia, p. 147;
  9. Loporcaro, Merlo e Chomsky, glottide e competenza linguistica, p. 159;
  10. Lazzeroni, Conclusioni, p. 191.

 

ID LXXIII, 2012 (di pp. 229):

  1. Aprile, Appunti di grammatica storica delle parlate giudeo-italiane, p. 7;
  2. Fanciullo, Galloitalico in Lucania: Pietragalla (PZ) ['franə] ‘fratello’, p. 39;
  3. Lupinu, Sull’uso del vocabolo ragione nel sardo medievale, p. 41;
  4. Marotta – A. Molino – C. Bertini, Lunghezza e frequenza nell’espressione e nella percezione della prominenza. Un’analisi empirica, p. 67;

C.A. Mastrelli, Accasciar(si), p. 101;

  1. Ralli, Verbal loanblends in Griko and Heptanesian: a case study of contact morphology, p. 111;
  2. Rovai, L’aglio e l’orso: una nota su Plinio il Vecchio, Naturalis Historia 21,67, p. 133;
  3. Siri, Per una descrizione del sistema verbale del lurbasco, p. 145;
  4. Toso, Materiali per il lessico ligure della pesca. Il repertorio contemporaneo nel dialetto voltrese, p. 169;

     Recensioni:

  1. Urgese, Il dialetto di Latiano lessico, fraseologia, etimologie (F. Fanciullo), p, 203;
  2. Dianich, Vocabolario istroromeno-italiano. La varietà istroromena di Briani ('Bəršćina) (A. Varvaro), p. 223.

ID, Supplemento (pubblicato nel 2015) al num. LXXIII (2012)

(volume dedicato a Max Leopold Wagner) (di pp. 96):

Prefazione di S. Mascia;

Introduzione di F. Fanciullo;

  1. Paulis, Gergo e Gerganti in Sardegna. Annotazioni storico-linguistiche, p. 13;
  2. Pisano, Ovodda, Fonni inteleɣáre, p. 41;
  3. Lupinu e S. Ravani, Per una nuova edizione critica del condaghe di Barisone II, p. 49;
  4. Molinu, Gli ipocoristici dei nomi di persona in sardo, p. 75

 

ID LXXIV, 2013 (di pp. 218):

  1. Barbato, Neutralizzazioni alla 4. e 5. persona in Italia Mediana (con una postilla sull’Italia Meridionale), p. 7;
  2. Dalpedri, Profilo areale e analisi fonologica del dialetto di Pavone del Mella (BS), con particolare attenzione a un nuovo tipo di armonia vocalica, p. 39;
  3. Guerra, Il vohabolario degli ultras viola. Un revival del vernacolo fiorentino? Aspetti linguistici, semiotici e semantici della tifoseria calcistica fiorentina, p. 71;
  4. Robecchi, Un inedito glossario Latino-Bergamasco del Trecento (ms. MAB 29), p. 85;
  5. Rognoni, Il sistema fonologico del dialetto modenese, p. 135;
  6. Siri, Per una descrizione del sistema verbale del lurbasco (continuaz. e fine), p. 149;
  7. Toso, Materiali per il lessico ligure della pesca (continuaz. e fine), p. 173;

     Recensioni:

  1. Franceschini, Giovanni Guarducci, il bagitto e il Risorgimento. Testi giudeo-livornesi 1842-1863 e Glossario (M. Aprile), p. 209;

M.V. Miniati, Italiano di Romagna. Storia di usi e di parole (T. Franceschi), p. 213).

 

ID LXXV, 2014 (di pp. 297):

  1. D’Alessandro, C. Di Felice, I. Franco e A. Ledgeway, Approcci diversi alla dialettologia italiana contemporanea, p. 7;
  2. Alber, Obstruent Systems of Northern Italy, p. 13;
  3. Berizzi, La preposizione ma nei dialetti dell’Italia centrale, p. 37;
  4. Cruschina, Existential and Locative Constructions in Italo-Romance, p. 55;
  5. Fanciullo, I vocalismi (tonici) romanzi: siamo davvero così sicuri di quello che è successo? Un caso “transizionale”, p. 81;
  6. Fedriani – E. Miola, Percorsi di soggettificazione di MANU AD MANU(M) in alcuni dialetti del nord Italia, p. 103;
  7. Guardiano – Melita Stavrou, Greek and Romance in Southern Italy. History and contact in nominal structures, p. 121;
  8. Lai, Positional Factors in the Evolution of Sardinian Muta cum Liquida: A Case Study, p. 149;
  9. Marcato, Toponomastica e storia del dialetto, p. 161;
  10. Ordóñez – L. Repetti, On the morphological restrictions of hosting clitics in Italian and Sardinian dialects, p. 173;
  11. Parry, Language tutorial: The dialect of Cairo Montenotte, p. 201;
  12. Pescarini, La distribuzione dei clitici soggetto espletivi: tipologia e prospettive parametriche, p. 229;
  13. Torcolacci, Il Raddoppiamento Fonosintattico e la codifica di tratti morfosintattici. Il caso dei dialetti italiani meridionali, p. 247;
  14. Vermandere – C. Meul, La variazione morfologica nei dialetti dell’Italia settentrionale: una causalità multifattoriale, p. 273.

 

ID LXXVI, 2015 (di pp. 222):

  1. Bracchi, Magagna, male d’autore (ripresa di un’etimologia defluita ai margini), p. 7;
  2. Del Puente, Il dialetto di Rofrano (SA) e gli influssi siciliani, p. 41;
  3. Filipponio, Lombardo calimón, carimón ‘trottola’, p. 55;

M- Loporcaro – G. Silvestri, Accordo al neutro plurale nel dialetto di Verbicaro (Cosenza), p. 63;

  1. Maggiore – A. Variano, Differenziazione vocalica per posizione e differenziazione fonetica su base sessuale nella varietà di Zapponeta (FG), p. 83;

C.A. Mastrelli, L’ital. squagliare -arsi, p. 105;

  1. Mengel, Metafonesi e dittongazione nei dialetti del Piceno [continua], p. 119;

A.M. Orlando, Permettete una parola, Signora? Il voi allocutivo nell’italiano regionale di Calabria tra rispetto e identità, p. 149;

  1. Romagno, Telicità inerente e telicità configurazionale: l’uso del clitico dativo in alcune varietà dialettali della Calabria settentrionale, p. 163;
  2. Scala, Propagginazione e romaní d’Abruzzo: un caso di importazione di regola fonologica, p. 181;

     Recensione:

  1. Filipponio, La struttura di parola dei dialetti della valle del Reno. Profilo storico e analisi sperimentale (E. Saiu), p. 213.

 

ID LXXVII, 2016 (di pp. 305):

Maria Carosella, Per una ridefinizione delle sezioni orientali della Cassino-Gargano e della Salerno (o Eboli)-Lucera,   da p. 7

Franco Crevatin, L’Istria settentrionale preveneziana,   da p. 91

Cristina Guardiano, Dimitris Michelioudakis, Andrea Ceolin, Monica Alexandrina Irimia, Giuseppe Longo-bardi, Nina Radkevich, Giuseppina Silvestri, Ioanna Sitaridou, South by Southeast. A syntactic approach to Greek and Romance microvariation,   da p. 95

Luca Lorenzetti, Sull’innalzamento di /a/ tonico nei dialetti costieri del Lazio meridionale,   da p. 167

Erich Mengel, Metafonesi e dittongazione nei dialetti del Piceno [prima parte vol. LXXVI/2015],   da p. 183

Riccardo Regis, Matteo Rivoira, Ortografie e lingue tetto: qualche appunto,   da p. 261

Fiorenzo Toso, Presenza e lunga durata del genovese tra il Mar Nero e il Caucaso: mito o realtà?,   da p. 285

 

ID LXXVIII, 2017 (di pp. 312):

Marcello Aprile – Roberto Aprile, Il Lessico Storico dei Dialetti Greci dell’Italia Meridionale di Anastasios Karanastasis (con la traduzione italiana dell’Introduzione),   da p. 7

Francesco Casti, The Interclausal Relations Hierarchy vis-à-vis the data of eight Sardinian complex predicates. Parte prima,   da p. 35

Annamaria Chilà, Il sincretismo genitivo-dativo nella varietà reggina di S. Luca,   da p. 57

Annamaria Chilà – Alice Idone, Sul tipo oggi a otto ‘tra una settimana’,   da p. 73

Margherita Di Salvo, L’oggetto preposizionale nell’italiano parlato in contesto di extraterritorialità,   da p. 93

Vincenzo Faraoni, Su una voce recente del linguaggio giovanile capitolino: roman. imbrasà(re),   da p. 125

Erich Mengel, Metafonesi e dittongazione nei dialetti del Piceno [continuazione dai voll. LXXVI/2015 e LXXVII/2016 - fine],   da p. 147

Rosalba Nodari, Esiti metafonetici in Calabria centrale,   da p. 247

Norma Schifano – Giuseppina Silvestri, Nuove indagini linguistiche sulla varietà greca del Salento,   da p. 279

 

ID LXXIX, 2018 (di pp. 290):

  1. Bracchi, Il vagabondo in corsaletto nero. Le denominazioni del maggiolino nelle valli dell’Adda e della Mera, p. 7;

T: Carbutti, Allomorfi “brevi” e allomorfi “lunghi” nelle parlate italiane centro-meridionali, p. 33;

  1. Casti, The Interclausal Relations Hierarchy vis-à-vis the data of eight Sardinian complex predicates (parte II), p. 77;
  2. Fanciullo, Frammento di fonologia diacronica fra Corsica, Toscana e sud-Italia (a proposito degli esiti di lat. J, DJ, Ge,i), p. 97;

P.C.M. Giusteri, Un nome del ‘padrino’ in alcuni dialetti lombardi: un’ipotesi etimologica, p. 143;

  1. Marchese, Il Dialetto di Polia (VV), p. 143;
  2. Piccardi, La cosiddetta “gorgia enfatica” fiorentina: una ridefinizione in chiave sociofonetica, p. 217.

Recensione:

  1. Pisano, ‘Il sistema verbale del sardo moderno: tra conservazione e innovazione’ (L. Molinu), p. 293.

 

ID LXXX, 2019 (di pp. 724):

volume in memoria di Max Pfister

     Premessa, p. 9;

     Ricordi:

  1. Iliescu, Moments inoubliables de mon contact avec le grand italianiste et linguiste qui fut Max Pfister, p. 15;
  2. Marrapodi, “O bene… dunque…”. Max Pfister onomasta e “onomaturgo”, p. 17;

     Dialettologia:

  1. Bellone, Giovani, linguaggio giovanile, dialetto in provincia di Cuneo: nuove riflessioni sociolinguistiche e lessicali a margine di una recente inchiesta sul campo, p. 27;
  2. Cornagliotti, “Sant Antòni patanù”: gli agionimi in piemontese, p. 45;
  3. De Angelis, Articolo espletivo e marcatura differenziale dell’Oggetto nel dialetto reggino di San Luca, p. 59;
  4. Del Puente, Tra colonie galloitaliche e spunti lessicali lucani, p. 77;
  5. Variano, Intorno al dialetto di Campobasso (più di cent’anni dopo), p. 89;

     Etimologie:

  1. Aprea, Le forme coetimologiche di singhiozzo nell’Italia centromeridionale, p. 109;
  2. Aprile, Giudeo-it. sciattare, it. sciatto. Scoperte etimologiche nella redazione del LEI, p. 123;
  3. Baglioni, Un esercizio etimologico mediterraneo: malt. gremxul(a) ‘lucertola’, p. 135;

†R. Bracchi, In margine al LEI, p. 147;

  1. Caratù, Rete, corde e… amanti. Lessico marinaresco pugliese, p. 161;
  2. Crevatin, Supplementi istriani al REW, p. 165;
  3. Fanciullo, Vicende lessicali nel LEI e intorno al LEI, p. 171;
  4. Fanfani, Sull’etimologia di aggeggiare, p. 185;
  5. Haubrichs, Un termine longobardo nella toponimia dell’Italia settentrionale: germ. *stôda-gardôn, long. *stode-garda ‘recinto per cavalli’, p. 211;
  6. Lurati, Addio a Max: schede tra religione e società civile, p. 221;
  7. Maggiore, Per l’etimologia dell’italiano sfasciare ‘rompere’, p. 233;
  8. Marri, Una caponata lessicale tra Olindo Guerrini e Max Pfister, p. 253;
  9. Parenti, Per l’etimo dell’italiano antico guastada ‘sorta di bottiglia’, p. 269;
  10. Petrini, Intorno al milanese campaná ‘puzzare’, p. 291;
  11. Schweickard, It. assareli / assareri, p. 303;
  12. Stromboli, Osservazioni sull’etimologia di attaccare e staccare, p. 311;

     Fonetica storica:

H.D. Bork, Zur Entwicklung der inlautenden Konsonantengruppen -ns-, -nf-, -nv- in den romanischen Sprachen, p. 325;

  1. Giuliani, Il luogo dell’incrocio: sull’inserto nasale nella derivazione italoromanza di lat. *COCTARE, p. 341;
  2. Russo, Gli sviluppi palatalizzati e non palatalizzati di GL: il caso di *SUBGLUTTIARE. Nuovi indizi dalla Romània meridionale, p. 357;

     Lessicologia:

  1. Barbato, Lat. mediev. camp. refaneo < lat. reg. rufus ‘rovo’?, p. 383;

P.G. Beltrami, La voce sonetto del Tesoro della Lingua Italiana delle Origini, p. 391;

  1. Cascone, Ricerche etimologiche tra vecchie e nuove ipotesi: una proposta per il sic. urvicari, p. 403;

V.L. Castrignanò, “Ceraldi” e “sanpaolari”. Considerazioni sul lessico del tarantismo, p. 421;

J.-P. Chauveau, Français parcours, d’un fantôme l’autre, p. 433;

  1. D’Onghia, Aggiunte settentrionali al Dizionario del lessico erotico, p. 451;
  2. Lubello, Italiano e lessico giuridico: il LEI sub specie iuris, p. 465;
  3. Retali-Medori, La Corsica alla luce del LEI: omaggio a Max Pfister, p. 477;
  4. Ruffino, I nomi del ghiozzo in Sicilia. Un saggio del vocabolario-atlante del lessico marinaro, p. 491;

     Storia delle lingue:

  1. Bocchi, Benutino da Cingoli e la mala vicinanza del comune di Montecchio (cinque lettere cingolane del 1398-1401), p. 505;
  2. Coluccia, Voci dantesche rare, il LEI e la lingua italiana, p. 515;
  3. Coluccia, Iberismi quattrocenteschi e storia della lingua italiana: cosa insegna il LEI, p. 529;
  4. Crifò, «Restituire la storia medesima dell’uomo». Per un Dizionario Etimologico del Veneziano Antico, p. 541;
  5. De Blasi, Glossaristica e lessicografia filologica: problemi pratici e questioni teoriche. Riflessioni in margine al Lessico dei Poeti della Scuola siciliana (LPSs), p. 559;
  6. Morlicchio, La rete di relazioni tra lingue germaniche e varietà italoromanze: il caso di “tregua”, p. 583;
  7. Raguso, Testimonianza di lessico artigianale in un documento del XVI secolo da Gravina di Puglia, p. 593;
  8. Roques, L’apport du moyen français à l’histoire de l’emprunt à l’italien du mot escale, p. 597;
  9. Sestito, Poffarre, p. 607;
  10. Toso, Appunti per una storia di bazar nelle lingue d’Italia, p. 617;

     Storia della ricerca etimologica e nuove applicazioni:

  1. Glessgen, L’apport des “Inconnus” du FEW à la recherche étymologique, p. 633;
  2. Loporcaro, Come nasce un grecismo: il tipo apulo-salentino e lucano orientale ˹lúm(m)ura/-u˺, ˹rúm(m)ula/-u˺ ‘mora di rovo’, p. 677;
  3. Maraschio, Etimologie di Crusca, p. 699;
  4. Tomasin, Lausberg e l’etimologia degli antichi, p. 713.

 

ID LXXXI, 2020 (di pp. 434):

Atti della Tavola Rotonda su Comparazione e classificazione dei dialetti d’Italia (Reggio Emilia, 17 novembre 2017)

Presentazione, p. 11;

†R. Lazzeroni, Fra dialettologia e indoeuropeistica: presentazione, p. 13;

  1. Fanciullo, Mi vendo la macchina: di qualche motivo (fra i tanti) per interessarsi ai dialetti, p. 21;
  2. Ledgeway, The north-south divide: Parameters of variation in the clausal domain, p. 29;
  3. Cruschina, The classification of Sicilian dialects: Language change and contact, p. 79;
  4. Del Puente, L’A.L.Ba. dei dialetti lucani: ricerche e obiettivi, p. 105;
  5. Guardiano – M. Stavrou, Dialect syntax between persistence and change. The case of Greek demonstratives, p. 121;
  6. Cennamo – F.M. Ciconte – L. Andriani, The syntax and semantics of anticausativization in early Italo-Romance, p. 159;
  7. R. Manzini – L.M. Savoia – B. Baldi, Microvariation and macrocategories: Differential Plural Marking and Phase theory, p. 189;
  8. Pescarini, L’accordo asimmetrico nel Grigioni italiano. Convergenze morfologiche e divergenze sintattiche, p. 213;
  9. Garzonio – S. Rossi, Le preposizioni complesse nei volgari veneti delle Origini, p. 245:
  10. Poletto, Variation to the microscope: The case of negative concord, p. 277;
  11. Tomaselli, Le isole tedescofone nell’Italia del Nord-Est. Fenomeni di convergenza sintattica e argini di resistenza al contatto linguistico, p. 295;

Altro

  1. Abete, Nuove acquisizioni sul vocalismo marginale: il dialetto di Calitri (AV), p. 311;
  2. Cossu, Foneticamente sonorante, fonologicamente ostruente. Il caso della nasale bilabiale nel sardo campidanese, p. 341;
  3. Femia, Metafonesi e innalzamento vocalico condizionato nel dialetto di Fuscaldo (CS), p. 361;
  4. Manzari, Il vocalismo tonico del dialetto parlato nel borgo antico di Bari: un esempio di differenziazione secondo il genere sessuale in una varietà apulo-barese, p. 371.