Corpi, performance, vulnerabilità.

Riscritture femministe e post-femministe della tragedia greca (Cixous, Tempest)

Autori

  • Massimo Fusillo Scuola Normale Superiore di Pisa

DOI:

https://doi.org/10.4454/dioniso.v14.997

Parole chiave:

Feminism, Tragedy, re-writing, performance, feminism, queer

Abstract

La cultura femminista si è misurata spesso con la densità semantica ed antropologica della tragedia greca, dando vita a interpretazioni critiche, riletture, rifacimenti. Il contributo analizza due esempi appartenenti a due fasi diverse del pensiero femminista: la figura di Helène Cixous, teorica, scrittrice e traduttrice di gran livello, proviene dalla fase del pensiero della differenza, e ha affrontato l’Orestea in più occasioni e da più prospettive, collaborando inoltre a una messinscena epocale come quella di Arianne Mnouchkine. Kae Tempest rappresenta  invece il femminismo queer contemporaneo, e ci offre con Possessed, appena andato in scena in prima assoluta a Londra, una riscrittura innovativa del Filottete.

Pubblicato

2024-03-06

Fascicolo

Sezione

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