La frase più famosa e più sconosciuta di Seneca. Medea e Norma
DOI:
https://doi.org/10.4454/dioniso.v13.586Parole chiave:
Medea, Seneca, Norma, Bellini, Euripides, Tragedy, OperaAbstract
Il saggio propone l'analisi di un passo del secondo atto della Norma di Vincenzo Bellini, riconducendolo alla Medea di Seneca (vv. 932-3, 949-50). Attraverso una lettura comparata di differenti trattamenti del mito di Medea, l'articolo mostra come il diverso contesto narrativo, etico e caratteriale della Norma di Bellini abbia radicalmente modificato il significato specifico e drammatico dei versi originali di Medea.
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