La coscienza a teatro. Presenza e insufficienza della ratio in Seneca poeta (e filosofo)
DOI:
https://doi.org/10.4454/dioniso.v13.576Parole chiave:
Seneca, Tragedy, Phaedra, Medea, Atreus, PhilosophyAbstract
Il presente lavoro affronta un'annosa questione critica: quanto sono vicine le tragedie senecane al resto del corpus di Seneca, in particolare alla sua prosa filosofica? La domanda sarà risolta con particolare attenzione al ruolo del logos, o ratio, all'interno dell'azione tragica: i personaggi di Seneca sono razionali? O sono totalmente controllati dalle passioni? Attraverso l'analisi di alcuni dei principali personaggi di Seneca – Medea, Clitemestra, Atreo, Fedra – il saggio sostiene l'esistenza di un'opposizione drammatica tra ratio – e voluntas – e passioni, e intende dimostrare che questa stessa opposizione è centrale nell'intera produzione filosofica di Seneca. Principali passi citati: Med. 937-44; Ag. 239-43; Thy. 281-86; Tro. 736-39; Phaedr. 112 s., 592, 604 s.
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