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Linee guida per gli autori

Formato e invio documenti

  • Si valutano articoli scientifici della lunghezza massima di 60.000 battute totali. I file devono essere anonimi, in formato Word, .rtf o .odt. Si consiglia di allegare anche una versione PDF, da usarsi per riscontrare errori nei caratteri speciali. Si raccomanda di usare la font Palatino.
  • Eventuali illustrazioni, da riprodurre in tavole fuori testo, devono essere consegnate separatamente, su stampa fotografica, diapositiva o supporto digitale. L’autore indicherà nel testo il punto in cui dovranno essere inserite. Tutto il materiale iconograficho sarà numerato progressivamente e corredato dalle corrispondenti didascalie. Immagini digitalizzate andranno acquisite in formato TIFF a una risoluzione minima di 300 dpi. Sarà cura degli autori fornire il permesso di pubblicazione delle fotografie o della riproduzione dei manoscritti.
  • È previsto per gli autori un unico giro di bozze, che dovranno essere corrette e restituite nei tempi indicati dalla redazione. La correzione da parte degli autori dovrà limitarsi a emendare refusi, errori materiali, incongruenze e mancate uniformazioni a criteri tipografici; integrazioni bibliografiche o rettiche saranno ammesse nei casi strettamente necessari, mentre eventuali aggiunte o modifiche dovranno essere concordate con la redazione.

 

Citazioni

Le citazioni di una certa lunghezza saranno composte in corpo minore, con stacchi rispetto al testo principale, senza virgolette di apertura e di chiusura. Eventuali omissioni di parole o brani si segnaleranno con tre puntini di ellissi tra parentesi quadre […]. Nelle citazioni di testi poetici i versi si dispongono rispettando le andate a capo dell’originale. Le citazioni brevi (meno di tre righe di testo) possono essere inserite nel corpo del testo tra virgolette in basso « ».

 

Corsivi e neretti

L’uso del corsivo sarà limitato a termini stranieri non entrati nell’uso comune, termini dialettali, brevi citazioni in lingua straniera, latino compreso (es. stemma codicum, tout court, know how), traslitterazioni dal greco. In corsivo saranno inoltre i titoli di libri, capitoli, articoli di riviste o miscellanee, poesie, film, opere d’arte e termini indicanti parti delle opere (es. Presentazioni, Prefazione, Appendice). I vocaboli stranieri di uso corrente andranno invece al singolare e in tondo: i film, il leader, il software.
Evitare l’uso del neretto.

 

Virgolette e trattini

Si richiama l’attenzione sul corretto uso dei vari tipi di virgolette:

  • le doppie virgolette in basso « » si useranno per definizioni, citazioni di parole o brani, e per i titoli dei periodici;
  • le doppie virgolette in alto “ ” solo per citazioni all’interno di una citazione principale;
  • le virgolette semplici in alto ‘ ’ saranno limitate ai casi in cui si voglia enfatizzare un termine o denotarne un uso diverso da quello comune.

Per quanto riguarda i trattini si raccomanda di usare negli incisi il trattino medio (–); il trattino breve (-) servirà invece per stacco nelle date, nelle indicazioni di pagine e di versi, etc. (es.: 425-4 a.C.). Non usare mai il trattino lungo (—).

 

Esponenti di nota

Porre sempre gli esponenti di nota prima della punteggiatura (es. …Dioniso1. e non Dioniso.1) e fuori delle parentesi: es. … il dio guaritore Asclepio (V. 115-24)1.

 

Accenti

Per l’accentazione attenersi al criterio corrente: sempre l’accento grave (città, è, cioè, etc.); l’accento acuto solo su e chiusa (perché, giacché, né). Nei brani dialettali va rispettata l’acentazione fonetica.

 

Luoghi geografici

Nelle citazioni bibliografiche i nomi dei luoghi di edizione si riportano nella lingua originale. Nel testo si userà invece la traduzione corrente, ove non sia obsoleta (es. Londra, Monaco etc.)

 

Numeri e date

I numeri vanno indicati preferibilmente in lettere, ad eccezione delle informazioni di tipo statistico o quantitativo. Nei rinvii a numeri di pagine si riportano sempre la pagina iniziale e quella finale nella forma più sintetica: 125-6 (e non 125-126 né 125-26).
Nelle date giorno e anno si indicano in numeri arabi, il mese in lettere minuscole: 5 marzo 2008. Per altre indicazioni cronologiche si faccia riferimento agli esempi seguenti:
il 1990 (non il ’90)
il Settecento (non il ‘700)
419-8 a.C. (non 419-418 a.C.)
gli anni Novanta (non ’90)

 

Citazioni bibliografiche

È ammesso solo il sistema anglosassone di citazione, che prevede l’utilizzo del riferimento abbreviato nella forma ‘autore anno’ con una bibliografia finale. Il cognome dell’autore sarà indicato in maiuscoletto. Qualora si citino due opere diverse di un medesimo autore pubblicate nel medesimo anno, dopo la forma ‘autore anno’ si apporranno lettere dell’alfabeto in corsivo minuscolo (es. Wilson 2007b).

Opere monografiche, curatele ed edizioni critiche

Indicare il nome dell’autore in maiuscoletto con iniziale puntata, titolo in corsivo, eventuale numero del volume in cifre romane, luogo di pubblicazione e data (non divisi da virgola).
Es.: G. Paduano, Il giudice giudicato. Le funzioni del comico nelle Vespe di Aristofane, Bologna 1974.
Per autori multipli separare i vari nomi con la virgola; per più di tre autori, far seguire al cognome del primo l’indicazione et al., evitando la formula AA.VV.
In caso di doppia iniziale del nome, non inserire spazio fra le iniziali stesse (es. M.L. West)

Per le curatele di saggi, si seguirà lo stesso criterio utilizzato per le opere monografiche, facendo seguire il cognome del curatore o dei curatori da ed. o edd.
Ugualmente ci si comporterà con atti di convegni, scritti in onore e cataloghi di mostre. Nel caso di cataloghi, riportare dopo il titolo la specifica ‘Catalogo della mostra’ in tondo. Nel caso di atti di convegno, l’indicazione andrà riportata in tondo dopo il titolo.
Es.:
H.P. Foley, ed., Reflections on Women in Antiquity, London 1981.
P. Thiercy, M. Menu, edd., Aristophane: la langue, la scène, la cité, Actes du colloque de Toulouse, 17-19 mars 1994, Bari 1997.

Lo stesso principio varrà anche per le edizioni critiche di autori antichi.
Es.: K.J. Dover, ed., Aristophanes. Clouds, Oxford 1968.

Saggi in raccolte

Per citare saggi compresi in raccolte, volumi collettanei etc., occorrerà creare un item bibliografico separato per la raccolta. Nell’item del saggio, dopo nome puntato e cognome dell’autore e titolo del saggio (in corsivo) si indicheranno soltanto il cognome del curatore della raccolta (in maiuscoletto) e l’anno di pubblicazione, preceduti da ‘in’.
Es.:
E.M. Craik, ed., ‘Owls to Athens’. Essays on Classical Subjects Presented to Sir Kenneth Dover, Oxford 1990.
N. Dunbar, The Ornithology of Aristophanes’ Bird-Wall. Birds 1136-1157, in Craik 1990, pp. 61-68.

Articoli e saggi in riviste e periodici
Indicare autore e titolo come sopra, titolo della rivista in tondo tra doppie virgolette in basso (non precedute da ‘in’), volume in cifre arabe, eventuale fasciolo in cifre arabe separato da un punto (solo nel caso in cui la numerazione di pagina ricominci per ogni fascicolo), anno di pubblicazione, pagine. Qualora manchi una numerazione unica dei volumi, indicare, in numeri romani, la serie o nuova serie (abbreviate rispettivamente s. e n. s.).
Per le riviste relative al mondo classico si utilizzino le abbreviazioni dell’Année Philologique.
Es.: M.S. Mirto, Vittima sacrificale o «distruttrice di città»? La costruzione del personaggio nell’Ifigenia in Aulide, «Dioniso» n. s. 5, 2015, pp. 51-72.

Dizionari o enciclopie

Indicarli in corsivo preceduto da ‘in’, specificando volume in numero romano, anno di pubblicazione e pagine di riferimento. Nel caso di dizionari o enciclopedie molto noti si può omettere il luogo di pubblicazione.
Es.: F. Graf, Mysterien, in DNP, VIII, 2000, coll. 615-26.

Traduzioni, edizioni successive, ristampe

In caso di opere tradotte far seguire all’edizione originale l’indicazione ‘tr. it.’ e i dati bibliografici essenziali (nome del traduttore, luogo e anno di pubblicazione).
In caso di edizioni successive di una stessa opera, il numero dell’edizione può essere indicato in esponente alla data (es. 20162). Se si vuole segnalare la data della prima edizione, la si riporterà fra parentesi tonde. Per le ristampe, indicare luogo e anno di pubblicazione sempre tra parentesi tonde.

Collane

Si riporti l’indicazione della collana solo se strettamente indispensabile, tra parentesi tonde dopo la data di pubblicazione, facendo seguire alla denominazione della collana il volume, indicato in numeri arabi.

Editoria in rete

Si indichi l’indirizzo fra virgolette angolari semplici < > seguito dall’ultima data di consultazione, fra parentesi tonde.

Fonti antiche

Le opere antiche andranno indicate con l’abbreviazione del nome dell’autore (non in maiuscoletto), il titolo dell’opera abbreviato (non separato da virgola), il numero di verso, di paragrafo o di pagina in numeri arabi; qualora si debba citare il numero di libro, questo andrà indicato in numeri romani.
Es.: Aesch. Th. 119-34; Verg. Aen. III 12-29
Qualora sia riportata una pericope di un testo antico, essa andrà trattata secondo i criteri illustrati sopra per le citazioni. Le specifiche del testo citato (autore abbreviato, titolo abbreviato, numero di verso, paragrafo, pagina e/o libro) andranno segnalate in una parentesi tonda nel corpo principale del testo, prima della citazione.

Per gli autori greci e per le relative opere si utilizzino le abbreviazioni del Liddel-Scott-Jones, salvo nei casi indicati di seguito:
Aesch., non A.
Aristoph., non Ar.
Demosth., non D.
Dio Cass., non D.C.
Dion. Hal., non D.H.
Eur., non E.
Plut., non Plu.
Polyb., non Plb.
Soph., non S.
Steph. Byz., non St.Byz
Xen., non X.

Per gli autori latini si utilizzino le abbreviazioni di S. Hornblower, A. Spawforth, edd., The Oxford Dictionary, Oxford 20033.

Per le raccolte di iscrizioni si utilizzino le abbreviazioni del Supplementum Epigraphicum Graecum (SEG); i documenti si citino secondo gli esempi seguenti:
IG I3 5, l. 2
IG I3 5, ll. 3-5
Milet. I.3 129
Syll.3 589, ll. 1-3
CIL XI, 3036, l. 3

Per i papiri si faccia riferimento alla Checklist of editions of greek, latin, demotic and coptic papyri, ostraca and tablets.

Lista di controllo per la predisposizione di una proposta

Devi aver letto e completato i requisiti qui indicati prima di procedere.

  • La proposta non è stata precedentemente pubblicata, né sottoposta a un'altra rivista (oppure si fornisce una motivazione nei commenti all'editor).
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  • Il testo ha spaziatura singola; usa un font 12 punti; impiega il corsivo invece della sottolineatura (eccetto con gli indirizzi URL); e tutte le illustrazioni, figure, e tabelle sono posizionate all'interno del testo nei punti appropriati, piuttosto che alla fine.
  • Il testo aderisce alle richieste stilistiche e bibliografiche riassunte nelle linee guida dell'autore, che si trova nella pagina di informazioni sulla rivista.

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