Presentazione della rivista

“Cura e Giustizia” nasce come un progetto culturale ispirato dall'esigenza di offrire solide basi scientifiche alla riflessione sui rapporti, sempre più complessi, tra il diritto – in particolare l'attività giurisdizionale – e il dovere morale di “cura”, intesa come attenzione ai bisogni e ai diritti delle persone coinvolte nell'applicazione della legge. Frutto della collaborazione tra un’Associazione impegnata nell’assistenza alle vittime di reato – Rete Dafne – e studiosi italiani e stranieri, la rivista esplora le dinamiche tra giustizia e cura da una prospettiva interdisciplinare. Il suo obiettivo è analizzare non solo il punto di vista delle vittime, ma anche quello degli accusati, dei condannati e di tutti coloro che si confrontano con l’esperienza dell’ingiustizia e con i possibili percorsi di giustizia.

La sua vocazione interdisciplinare ne caratterizza l'identità: diritto penale, procedura penale, filosofia, psicologia, criminologia e sociologia, “lingua e diritto” e sociolinguistica – per citare gli ambiti scientifici principali – si intrecciano per consentire di analizzare e misurare l'esigenza di una rinnovata interrelazione tra giustizia e cura.

 

Struttura e governance

La rivista si distingue per una governance collegiale e paritaria, garantita da una Direzione scientifica rappresentativa di diversi ambiti scientifici e di specifiche professionalità. Il Comitato editoriale, a supporto della Direzione, assicura una visione ampia e rappresentativa delle discipline coinvolte, curando la selezione e la revisione dei contributi e il dialogo con gli Autori. I membri del Comitato scientifico e i revisori sono indicati in un’unica lista, senza specificazione dei nominativi dei revisori, per garantirne l’anonimato.

Elemento distintivo della rivista è la Redazione, che funge da laboratorio di ricerca e sviluppo tematico. Composta da professionisti del settore e giovani studiosi, la redazione non solo verifica gli elaborati, ma individua nuovi temi e percorsi di ricerca, mantenendo un costante contatto con l’editore. Per assicurare imparzialità, i membri della redazione non partecipano alla revisione dei contributi.

Un ulteriore elemento qualificante è il Comitato etico, che interviene esclusivamente per valutare quei contributi che, per contenuto o metodo di ricerca, trattano dati personali, sensibili o giudiziari. Tale organo non svolge una funzione di revisione generale degli articoli, ma viene attivato su richiesta della Direzione scientifica, una volta concluso con esito positivo il processo di peer review e prima dell’invio del contributo all’editore.

Sezioni della rivista

La Rivista è articolata in quattro sezioni, ciascuna con una precisa identità tematica. La prima, “Parole e linguaggio”, pone al centro l'analisi del discorso umano e delle sue forme espressive, considerate il contesto imprescindibile per esplorare la complessità della realtà giuridica e sociale. La seconda, “Studi e ricerche”, ospita articoli scientifici, in lingua italiana e straniera, afferenti alle discipline di riferimento. La terza, “Dialoghi e intersezioni”, raccoglie contributi scientifici che nascono da ricerche interdisciplinari, comparate o da dialoghi a più voci. Infine, la quarta sezione, “Carte e mappe”, si configura come un punto di orientamento e approfondimento, attraverso letture, interviste, recensioni, commenti e note a provvedimenti legislativi o giurisprudenziali. Tutti gli articoli destinati alla pubblicazione nel fascicolo semestrale sono sottoposti a un rigoroso processo di peer review.

Tutti gli articoli destinati alla pubblicazione nel fascicolo semestrale sono sottoposti a un rigoroso processo di peer review.

Missione e innovazione

Oltre a costituire uno strumento di riflessione per la comunità scientifica, Cura e Giustizia si propone di essere un riferimento anche per i professionisti e per un pubblico più ampio, interessato ad approfondire il rapporto tra giustizia e dignità umana. Nel panorama dell’editoria scientifica italiana, manca ad oggi una rivista che affronti tale tematica con un approccio autenticamente interdisciplinare. Il nostro obiettivo è colmare questo vuoto con un contributo innovativo e rigoroso, offrendo uno spazio di ricerca e confronto capace di dare voce a un dialogo autentico tra diritto e cura.