Grammatica dell’ineffabile
Limiti del linguaggio in alcune raccolte di sentenze attribuite alla “Scuola di Laon”
DOI:
https://doi.org/10.4454/hxj3jn22Parole chiave:
Grammatica, Trivium, Ineffabilità, Laon, LinguaggioAbstract
Durante la prima metà del XII secolo, le arti del trivium (dialettica, grammatica e retorica) intervengono spesso nell’insegnamento della sacra pagina (disciplina costituita dal commento delle Sacre Scritture e dalla discussione delle questioni dogmatico-dottrinali inerenti al testo biblico). La loro funzione è soprattutto legata a un tentativo di comprensione razionale dei misteri divini; tuttavia, in alcune raccolte di sentenze attribuite alla cosiddetta “Scuola di Laon”, la grammatica e la dialettica evidenziano piuttosto i confini del linguaggio umano che si rivolge a Dio e alla Trinità. In questo contributo, si ripercorrono alcuni passaggi delle Sententiae divinae paginae, delle Sententiae Atrebatenses e del Deus principium et finis totius creaturae, per mostrare come in queste raccolte la grammatica attesti non una via verso la comprensione razionale di Dio, bensì la sua ineffabilità.
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