Breve lezione sull’eguaglianza nella Costituzione italiana

Autori

  • Riccardo Guastini Istituto Tarello per la Filosofia del diritto, Dipartimento di Giurisprudenza, Università degli Studi di Genova

DOI:

https://doi.org/10.4454/analisiediritto.v23i2.882

Parole chiave:

Equality, Legal and Social, Reasonableness of Legislation, Axiological Gaps, Rule-adding Constitutional Decisions, Equalization, Affirmative Actions

Abstract

Il contributo esamina la duplice nozione di eguaglianza, rispettivamente giuridica e sociale, nell’ordinamento italiano, principalmente dal punto di vista della teoria dell'interpretazione giuridica. Per quanto riguarda l'eguaglianza giuridica, vengono discussi cinque temi principali: (1) il destinatario della clausola di eguaglianza; (2) la questione se tale clausola esprima una regola o un principio; (3) l'interpretazione della Corte Costituzionale che costruisce l'eguaglianza, intesa come principio, come requisito di ragionevolezza della legislazione; (4) il modo in cui l'eguaglianza funziona come un meccanismo per creare lacune e la natura delle lacune assiologiche; (5) come il principio di eguaglianza venga utilizzato per giustificare delle sentenze additive, vale a dire decisioni che introducono nuove norme nell’ordinamento giuridico. Per quanto riguarda l’eguaglianza sociale, il documento sostiene che la relativa previsione costituzionale equivale a una direttiva politica di eguagliamento (diretta al legislatore), che giustifica azioni affermative ma è in conflitto con l’eguaglianza giuridica.

Pubblicato

2023-12-20

Fascicolo

Sezione

Saggi