C’è un’alternativa non scettica al cognitivismo. In merito a “¿Interpretación jurídica sin verdad?”
DOI:
https://doi.org/10.4454/analisiediritto.v23i2.877Parole chiave:
Pierluigi Chiassoni, Legal Interpretation, Interpretative Skepticism, Interpretative Cognitivism, Interpretative ConstructivismAbstract
Questo articolo discute l’opera “¿Interpretación jurídica sin verdad?” di Pierluigi Chiassoni, in cui egli discute la questione se esista uno spazio per la verità nel campo dell'interpretazione giuridica e difende espressamente le seguenti tesi: (1) la verità empirica non è predicabile del risultato dell’attività interpretativa (nel suo senso proprio e nella sua funzione pratica) e (2) il cognitivismo è una concezione sbagliata della natura dell’attività interpretativa giudiziaria. Le critiche presentate in questo lavoro non riguardano tanto queste due tesi (che sono condivise), quanto piuttosto l'apparato metodologico che Chiassoni sviluppa per difendere le sue tesi e dal quale sembra voler trarre alcune conseguenze. Le discrepanze fondamentali che vengono qui presentate con le tesi di Chiassoni riguardano la sua concezione del diritto come sistema di norme (o disposizioni e norme) e della razionalità pratica come razionalità puramente strumentale, che sarebbero i presupposti profondi su cui poggia la sua costruzione.
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