Verso una lettura storica della « Teoria pur adel diritto ». Contesti e pratiche della giustizia costituzionale austriaca

Autori

  • Péter Techet Institut de Sciences Politiques et de Théorie du Droit / Centre de Recherches de Hans Kelsen, Université de Fribourg (Allemagne)

DOI:

https://doi.org/10.4454/8t8e5272

Parole chiave:

Autriche, Cour constitutionnelle, Hans Kelsen, Théorie pure du droit, Théorie réaliste de l’interprétation

Abstract

Hans Kelsen non fu solo il fondatore della “teoria pura del diritto” (TPD), ma lavorò anche come giudice costituzionale nella Prima Repubblica (ovvero nell’Austria tra le due guerre). Sorge quindi la domanda se e come la sua teoria dell’interpretazione non cognitivista abbia promosso una giurisdizione “attivista”. Se la TPD e l'attività di giudice costituzionale di Kelsen vengono rilette nei suoi contesti storici, esse risultano essere, da un lato, il prodotto di uno Stato multietnico, in cui solo il diritto funzionava come elemento d’integrazione, e, dall'altro, una riflessione/reazione in una società divisa, i cui dibattiti politici erano decisi dalla Corte Costituzionale (molto spesso nell'interesse della minoranza, cioè della Vienna “rossa”). In questo saggio, sostengo la contestualizzazione storica della TPD analizzando se e come essa possa giustificare una giurisdizione costituzionale “attivista” (in concreto, di segno progressista).

Pubblicato

2021-12-22

Fascicolo

Sezione

Saggi