La legalità in quanto tale. Considerazioni ulteriori in merito a The Long Arc of Legality di David Dyzenhaus
DOI:
https://doi.org/10.4454/m4d1j704Parole chiave:
David Dyzenhaus, H.L.A. Hart, Thomas Hobbes, Hans Kelsen, legalitàAbstract
Il sottotitolo del libro di David Dyzenhaus, The Long Arc of Legality, è: Hobbes, Kelsen, Hart. E l’obiettivo finale che Dyzenhaus si pone nel libro è apparentemente quello di difendere una posizione giusnaturalistica o anti-positivistica. In particolare, il testo propone una visione caratteristica del contenuto morale del diritto e della “legalità”. Cercare di raggiungere un tale obiettivo tramite tre figure (Hobbes, Kelsen e Hart) associate sia a posizioni scettiche in etica e positivistiche in ambito giuridico può apparire una strategia peculiare, o forse solo l’imposizione a se stessi di una sfida complessa, e quindi un’opportunità per dimostrare la propria maestria su questi temi. A dispetto, o forse a causa, di questa difficoltà, il libro raggiunge risultati notevoli e solleva questioni fondamentali sul modo in cui concepiamo la decisione giudiziale in particolare e il diritto in generale.
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