La molteplice identità delle costituzioni

Autori

  • Riccardo Guastini Istituto Tarello per la Filosofia del Diritto,Università degli Studi di Genova

Parole chiave:

Costituzione, revisione costituzionale, identità costituzionale (testuale), identità costituzionale (giuridica), identità costituzionale (politica), identità costituzionale (assiologica)

Abstract

Secondo un diffuso modo di vedere, che si può far risalire alla teoria costituzio- nale di Carl Schmitt, la revisione costituzionale non può alterare l’“identità” della costituzione – e ciò indipendentemente dalla disciplina costituzionale in materia, in virtù solo dei concetti di costituzione e revisione costituzionale che vengono adot- tati. Tuttavia, l’identità della costituzione non è facile da afferrare. A ben vedere, si possono distinguere almeno quattro diverse “identità” della costituzione: (a) te- stuale, (b) giuridica, (c) politica e (d) assiologica. I giuristi e i giudici costituzionali (o di legittimità) guardano solo all’identità assiologica della costituzione, cioè a un insieme di principi e/o valori “fondamentali” o “supremi”. Tuttavia, non tutte le costituzioni esistenti sono necessariamente dotate di principi e valori. Inoltre, non vi è ragione di privilegiare l’identità assiologica della costituzione, la quale dipende essenzialmente da giudizi di valore arbitrari degli interpreti, trascurando le altre identità (in particolare, quella politica). Dal punto di vista del positivismo giuridico, la revisione costituzionale non ha altri limiti che quelli espressamente stabiliti dalla costituzione stessa.

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Pubblicato

2020-01-26

Fascicolo

Sezione

Saggi